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Sardegna, FdI vigila sullo spoglio: il dettaglio che può ribaltare la sfida Todde-Truzzu

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Il voto in Sardegna resta in bilico. Se da un lato il centrosinistra ha fatto festa senza attendere il risultato finale del voto, dall'altro lato il centrodestra attende il verdetto e poi valuterà il da farsi. Ma una cosa è certa: il vantaggio si sta assottigliando e sarà proprio il margine finale a decidere quale sarà la prossima mossa sullo scacchiere sardo. Infatti Fdi baserà la scelta del riconteggio proprio sulla forchetta di distacco tra Alessandra Todde e Paolo Truzzu.

E Salvatore Deidda, 47 anni, cagliaritano, deputato di Fratelli d’Italia alla seconda legislatura, in un'intervista al Corriere fa il punto su quanto sta accadendo e su che aria tira tra le mura di Fratelli d'Italia: "Con Paolo Truzzu vogliamo semplicemente rilanciare la nostra sfida. Malgrado la sconfitta, per ora, nessuno si ritira. Non mi illudo. In base ai dati disponibili fino ad oggi non è possibile immaginare una rimonta. Prima vediamo come si conclude lo spoglio e poi decideremo il da farsi".

Poi i conti sul distacco tra i due sfidanti e l'ipotesi ricalcolo: "Direi di sì, perché è chiaro che un conto è un margine di 1500-1200 voti, altro è 800-700 (se non anche meno, secondo quanto dice qualcuno). Noi, comunque dobbiamo vigilare per garantire anche il rispetto dei quozienti che fanno scattare o no un consigliere in più. Non è un aspetto trascurabile". Infine manda un messaggio agli avversari che forse non sono campioni dai fair play: "Chiedo più rispetto. Visto il margine risicato mi sarei aspettato maggiore sobrietà anziché toni trionfalistici". 

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