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Abruzzo, rissa Conte-Marsilio: "Pascolano qui", "Forse loro"

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È un Giuseppe Conte frustrato quello che si è lanciato a capofitto nella campagna elettorale per le regionali in Abruzzo. La vittoria in Sardegna ha messo addosso al leader del Movimento 5 Stelle una pressione tutta nuova. Mai infatti gli era capitato di vincere in una regione e ora gli occhi sono tutti su di lui. I sondaggi danno in vantaggio il governatore uscente di Fratelli d’Italia Marco Marsilio, ma il gap con lo sfidante del campo largo, Luciano D'Amico, non è ampio.

Ecco quindi che ogni battuta diventa un pretesto per alzare un polverone e accendere la polemica. Conte ha replicato in modo molto seccato al governatore uscente che aveva ironizzato sulla campagna elettorale dei leader della sinistra. “Pascolano avanti e indietro per l’Abruzzo” aveva detto Marsilio. Il capo dei 5 Stelle ha attaccato: “Pascoleranno loro forse. Noi non pascoliamo, noi parliamo con la gente e ci fermiamo. A differenza di Giorgia Meloni che, immagino, verrà anche qui a fare un comizio finale senza fermarsi un minuto con le persone. Noi non pascoliamo: noi ci fermiamo a parlare con le persone, a raccogliere le loro istanze e le loro angosce”.

 

 

La partita è aperta, tanto che Giuseppe Conte sta girando come una trottola per sostenere D’Amico, ex rettore dell’Università di Teramo. Fra un’intervista, un comizio e un sondaggio, l’ex premier sente tutta l’attenzione su di sé e i nervi cominciano a cedere. A rendere la situazione ancora più pesante, le notizie che arrivano da Cagliari: il successo di Alessandra Todde come governatrice è ancora in bilico. Mancano all’appello ancora 22 sezioni e gli accertamenti effettuati sui verbali hanno ridotto il gap con Paolo Truzzu.
 

 

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