PiazzaPulita, "effetto Todde": sondaggio Mannheimer, cosa cambia per il voto in Abruzzo
Che effetto ha avuto la vittoria di Alessandra Todde alle elezioni per la regione Sardegna sulle intenzioni di voto dell’elettorato italiano? Di questo si discute a PiazzaPulita, talk di approfondimento politico di LA7 condotto da Corrado Formigli.
Per avere un quadro chiaro della situazione ci si affida ai numeri e nessuno meglio del sondaggista Renato Mannheimer può fornire un report dettagliato. Questa l’analisi di Mannheimer: “Non sono cambiate molto le cose dopo il voto sardo, anche perché tutti i processi di voto sono di medio periodo, quindi bisogna aspettare un attimo. In ogni caso, FdI è scesa di 0,3%, il Pd è un po' sceso anche lui, il M5s è salito di 0,2%, la Lega è stabile a 8,2%, ma è in generale molto in difficoltà. Forza Italia sale, comincia a essere apprezzata per la sua posizione di centro, Azione a 3,8% così come Verdi e Sinistra”.
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Qual è, invece, il gradimento nei confronti dell’attuale governo Meloni? Mannheimer non nota grandi differenze: “Sul gradimento del governo non ci sono grandi variazioni, sostanzialmente è stabile, ma vedremo nelle prossime settimane, se le elezioni sarde e poi quelle abruzzesi avranno avuto effetto. I voti negativi verso il governo sono sopra a quelli positivi, diversamente da quello che era il governo Conte o il governo Draghi dopo un anno e mezzo di lavoro. L'opposizione avrebbe occasione di sopravanzare, ma fino ad adesso è divisa".
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"C’è, però, una forte crescita con un +9% di voglia di unirsi degli elettori dei partiti di opposizione e con un 50,7% degli intervistati. Sono soprattutto degli elettori del Pd, meno quelli dei 5 stelle. Qui sì che c'è stato subito l'effetto del voto sardo, con la voglia di maggiore unità nell'opposizione. La somma delle intenzioni di voto favorisce in questo momento i partiti d'opposizione rispetto a quelli di governo. Il governo ha più difficoltà al sud, dove prevale il M5s, tra i giovani e tra le donne”.
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Infine, un’analisi sulle considerazioni degli italiani sui fatti di Pisa, Mannheimer non lascia dubbi: “Sui fatti di Pisa il 60,7% ritiene che le forze dell’ordine non avrebbero dovuto ricorrere alle manganellate, quasi un plebiscito. Nell’elettorato di centrodestra c’è una maggiore difesa degli agenti, ma non è compatta”.
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Formigli, per chiudere il quadro, chiede al professore se si aspettava la vittoria della Todde e se questo risultato influirà anche sul voto in Abruzzo: “Sì, l’effetto sardo può agire anche sull’Abruzzo, con una maggiore voglia di voto, anche a scapito dell’astensionismo da parte dell’elettorato di opposizione. In Abruzzo, però, la situazione è diversa da quella della Sardegna. No, non sono rimasto sorpreso dal voto sardo, perché i sondaggi nell’imminenza delle urne davano i due candidati molto vicini e la differenza finale è stata così esigua che si possono quasi definire alla pari, anche se nei fatti non è così”.