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Piantedosi: "A Pisa totale violazione della legge". La sinistra insorge: caos in aula

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Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha parlato alla Camera dei deputati prima di intervenire anche in Senato per riferire sugli scontri tra studenti e forze dell'ordine a Pisa e Firenze. "Consentitemi di sottolineare il diritto degli appartenenti alle forze di polizia di non subire processi sommari. Sono lavoratori che meritano il massimo rispetto", ha premesso. I dati sulle manifestazioni svolte, poi, "smentiscono in maniera inequivocabile una presunta strategia di contrazione della libertà di espressione in Italia", ha messo subito in chiaro. "Pertanto, va fermamente respinta ogni suggestione che vi sia un disegno del governo per reprimere il dissenso politico e che questo disegno sia eseguito dalle Forze di Polizia nel corso dei servizi di ordine pubblico", ha continualo Piantedosi.

"Siamo di fronte a episodi specifici in corso di valutazione", ha sottolineato il ministro che nel corso dell'intervento viene continuamente interrotto dai banchi dell'opposizione. "Peraltro, come è stato pubblicamente ricordato da più parti, negli scorsi anni, e con governi di orientamento politico diverso dall’attuale, sono avvenuti accadimenti analoghi, con incidenti talvolta ancor più gravi. I responsabili della sicurezza agiscono sulla base di valutazioni operative fatte sul campo, sullo scenario che si presenta di volta in volta, e non seguendo fantomatiche indicazioni da parte del livello politico".

Per la manifestazione di Pisa di venerdì scorso, "in totale violazione di legge, non era stato presentato alcun preavviso alla questura", ha detto Piantedosi. La questura, aggiunge il ministro, "avendone avuta notizia, ha cercato più volte, senza esito, di contattare gli organizzatori per ottenere informazioni in merito al tipo di iniziativa che sarebbe stata svolta e al relativo percorso, al fine di poter disporre idonei servizi di ordine pubblico". 

Passando ai manifestanti, ha aggiunto Piantedosi, "hanno posto in essere ripetuti tentativi di sfondamento, respinti dal personale di polizia, anche grazie al successivo intervento di due squadre di rinforzo del Reparto Mobile" 

"Preavvisare le manifestazioni, rispettare le prescrizioni e gli accordi intercorsi con le autorità di pubblica sicurezza, evitare comportamenti provocatori o violenti, più in generale rispettare la legge, sicuramente aiuta tutti a concorrere all’obiettivo di quella complessa ricerca del punto di equilibrio tra libera manifestazione del pensiero, diritto alla pacifica riunione ed altrettanto doverosa salvaguardia della sicurezza pubblica". In sostanza, "il rischio di incidenti e di scontri è pari a zero se i manifestanti non pongono in essere comportamenti pericolosi o violenti, rispettando le regole. Il rispetto delle regole, infatti, agevola il dialogo tra gli organizzatori e gli uffici delle questure, in modo che ogni evento possa svolgersi senza fraintendimenti forieri di possibili tensioni".  

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