Maurizio Landini, un'altra piazzata il 9 marzo
Landini rilancia la mobilitazione della Cgil con una nuova manifestazione. Se fino a ieri la sicurezza sul lavoro sembrava la priorità del segretario del sindacato rosso, ieri sera a DiMartedì il segretario è tornato ad occuparsi di altro: «Noi continuiamo con la mobilitazione, lo abbiamo detto anche al governo. Il 9 marzo scenderemo in piazza perché il diritto a manifestare si deve difendere anche manifestando.
E noi, come abbiamo fatto il 24, che siamo scesi anche in piazza per dire basta guerra, basta spendere per gli armamenti, che è il momento di cessare il fuoco e deve prevalere la pace, mentre stiamo raddoppiando le spese militari, noi scenderemo in piazza il 9 marzo.
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Secondo Landini, ospite di La7, «se necessario ci metteremo con mobilitazione anche per cambiare sulla sanità e sulla sicurezza. E in più oggi come Cgil abbiamo deciso che una serie di leggi balorde, come il “Jobs act”, come la precarietà che c’è, come la legge sugli appalti, visto che le leggi questo governo non le vuole cambiare noi abbiamo deciso che le raccoglieremo le firme anche per fare il referendum e abrogare delle leggi balorde. Il lavoro ha concluso Landini- deve essere dignitoso, il lavoro povero e il lavoro precario devono essere cancellati e aboliti nel nostro paese».
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