Regionali Abruzzo, Conte: "Non stiamo con Renzi e Calenda", gaffe clamorosa
La prima vittoria in un’elezione regionale dopo 15 anni ha mandato in corto circuito il Movimento 5 Stelle. Il successo di Alessandra Todde ha mobilitato tutto il partito, con i big che sono accorsi in Sardegna per prendere parte alla festa. Non poteva mancare Giuseppe Conte, capopopolo pentastellato, che si è concesso una notte di baldoria con tutto lo stato maggiore del Movimento. Abbracci, diversi bicchieri di prosecco in compagnia e tanti selfie e fotografie.
Lo smodato numero di flash deve però aver mandato in confusione il leader dei 5 Stelle. Tanto che, commentando il successo sardo, è poi scivolato drammaticamente sulle prossime elezioni in Abruzzo. Mentre interveniva in diretta a L’Aria che Tira, Giuseppe Conte ha parlato del campo largo con il Pd: “Non dobbiamo stare uniti con il Partito Democratico come fatto fine a se stesso, ma per costruire progetti seri e credibili. Ed è quello che abbiamo fatto sempre”.
Dopo queste affermazioni David Parenzo, conduttore della trasmissione, ha lanciato come provocazione l’ipotesi di allargare il campo all’ex Terzo Polo. In Abruzzo infatti la sfida sarà a due, il governatore uscente Marco Marsilio di Fratelli d’Italia contro Luciano D’Amico. E quest’ultimo, oltre a Pd e M5S, è sostenuto anche da Azione e Italia Viva. Una coalizione che d’essere sfuggita all’avvocato del popolo: “No, non mi risulta una coalizione con Renzi e Calenda. Mi dicono che ci sono alcune figure politiche che si raccordano a loro. Ma, per quanto riguarda le sigle, sono forze politiche collaudate e forze civiche”.
Eppure la candidatura dell’ex Rettore dell’Università di Teramo era stata decisa a settembre. Chissà negli ultimi 5 mesi dov’è stato Giuseppe Conte.
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