La prima vittoria in un’elezione regionale dopo 15 anni ha mandato in corto circuito il Movimento 5 Stelle. Il successo di Alessandra Todde ha mobilitato tutto il partito, con i big che sono accorsi in Sardegna per prendere parte alla festa. Non poteva mancare Giuseppe Conte, capopopolo pentastellato, che si è concesso una notte di baldoria con tutto lo stato maggiore del Movimento. Abbracci, diversi bicchieri di prosecco in compagnia e tanti selfie e fotografie.
Lo smodato numero di flash deve però aver mandato in confusione il leader dei 5 Stelle. Tanto che, commentando il successo sardo, è poi scivolato drammaticamente sulle prossime elezioni in Abruzzo. Mentre interveniva in diretta a L’Aria che Tira, Giuseppe Conte ha parlato del campo largo con il Pd: “Non dobbiamo stare uniti con il Partito Democratico come fatto fine a se stesso, ma per costruire progetti seri e credibili. Ed è quello che abbiamo fatto sempre”.
Sardegna, vince Todde per un pugno di voti. Il "4%" che scatena sospetti in maggioranza
Per un pugno di voti, vince Alessandra Todde, candidata del campo largo, Pd e M5s. La spunta su Paolo Truzzu, l'uomo...Dopo queste affermazioni David Parenzo, conduttore della trasmissione, ha lanciato come provocazione l’ipotesi di allargare il campo all’ex Terzo Polo. In Abruzzo infatti la sfida sarà a due, il governatore uscente Marco Marsilio di Fratelli d’Italia contro Luciano D’Amico. E quest’ultimo, oltre a Pd e M5S, è sostenuto anche da Azione e Italia Viva. Una coalizione che d’essere sfuggita all’avvocato del popolo: “No, non mi risulta una coalizione con Renzi e Calenda. Mi dicono che ci sono alcune figure politiche che si raccordano a loro. Ma, per quanto riguarda le sigle, sono forze politiche collaudate e forze civiche”.
Eppure la candidatura dell’ex Rettore dell’Università di Teramo era stata decisa a settembre. Chissà negli ultimi 5 mesi dov’è stato Giuseppe Conte.