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Giuseppe Conte parla da leader del centrosinistra: "Compagni inaffidabili? Niente impegni"

 Giuseppe Conte

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Giuseppe Conte è molto orgoglioso del risultato elettorale in Sardegna dove è stata eletta Alessandra Todde, candidata del Movimento 5 stelle, con il sostegno del Pd. Una vittoria che ora potrebbe cambiare anche gli equilibri nel cosiddetto "campo largo" dove il leader pentastellato comincia già a rivendicare il suo peso.

Ospite ad Agorà su Rai3 nella puntata post voto di oggi 27 febbraio, Conte sottolinea. "È una vittoria sofferta, ma netta, importante. E con questo passaggio sicuramente noi diamo la sveglia anche al governo a Roma". E ancora, dice: "Diamo la sveglia ma il risveglio di Giorgia Meloni non sarà felice, perché chiaramente hanno molto da interrogarsi. Soprattutto ha molto da interrogarsi proprio lei, la nostra presidente del Consiglio perché la tracotanza e l'arroganza con cui sta gestendo non solo la politica nazionale ma anche questa partita regionale non paga, e ne vediamo le conseguenze"

Secondo il leader del M5s la vittoria in Sardegna "vale anche di più" perché c'era "Soru che con Azione andava a pescare voti nel campo progressista". E a chi gli chiede se il "campo giusto" in Sardegna sarà propedeutico per patti in altre Regioni italiane al voto, risponde: "Noi lavoriamo sempre per costruire un progetto solido e credibile" con "altre forze politiche e civiche", con "compagni di viaggio affidabili. Non possiamo prendere un impegno con i cittadini" se abbiamo "compagni inaffidabili", perché questo comporterebbe l'ingovernabilità e "noi non andiamo al governo per gestire il potere ma per realizzare il cambiamento".

 

Il "campo giusto" come spiega Conte a La Stampa, "nasce sulla base di un confronto serio e su un progetto credibile. È la dimostrazione che non esistono campi larghi costruiti artificiosamente solo per spartirsi il potere. Esiste invece un campo che nasce dalla fatica e dalla serietà del confronto". E aggiunge: "Ogni territorio ha una storia a sé, con le sue specificità e difficoltà". "Nessuno si immaginava una sfida così aperta, di questo dobbiamo essere orgogliosi", sottolinea. E "Giorgia Meloni sta pagando una campagna elettorale di promesse e ora sta facendo tutte giravolte, erano tutte false promesse". 

 

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