Vincenzo De Luca, soldi pubblici per attaccare Meloni: "Tradisce il Sud"
Un altro capitolo nel duello tra Vincenzo De Luca e Giorgia Meloni. Adesso la Regione Campania usa i soldi dei cittadini per attaccare il premier e il governo. Infatti, come riporta l'Adnkronos, il governatore ha usato i soldi dei contribuenti campani per una campagna a colpi di manifesti contro l'esecutivo di centrodestra. Lo slogan comparso su diversi manifesti questa mattina con tanto di logo della Regione Campania è questo: "Il governo Meloni tradisce il Sud".
C’è anche l’elenco delle richieste che l’esecutivo non avrebbe sinora accolto dalla Campania, puntando soprattutto sul blocco dei fondi Ue che dura da 18 mesi, dei fondi per la cultura; dei fondi per le strade e di quelli per i Campi Flegrei e quelli per i Comuni, avviati verso il dissesto. Secondo quanto si apprende dalla Regione, si tratterebbe di una "campagna istituzionale in quanto è a difesa dei cittadini campani".
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E sempre la Regione ha fatto sapere di aver usato i fondi dell'amministrazione per finanziare i manifesti. Una rivendicazione dunque dell'ultima campagna di fango contro il premier. Ma questa volta De Luca pesca dalle tasche dei cittadini. Un affronto anche verso i campani, non tutti infatti condividono le posizioni dello "sceriffo" salernitano. E ora ci sono anche dei risvolti sui fondi che lo stesso De Luca ha usato per attaccare l'esecutivo. C'è chi chide l'intervento della Corte dei Conti come nel caso dell'Eurodeputato di Forza Italia Martusciello: "È doveroso accertare se sono stati impiegati i fondi Fers sulla comunicazione i quali vanno destinati, come disciplinato dallo stesso documento sulla strategia della comunicazione approvato dalla Regione Campania, per finalità totalmente differenti. Gli spazi per le affissioni - sostiene l'eurodeputato - sono stati prenotati con largo anticipo a riprova di un attacco al governo di centrodestra programmato da tempo. De Luca, per i manifesti politici - conclude Martusciello - si metta le mani in tasca ed usi i soldi propri".