Luca Ricolfi contro Schlein: "Diritti dei gay e politicamente corretto", come affonda la sinistra
Tutte le colpe della sinistra non sono state soltanto "ereditate" da Elly Schlein, ma addirittura esaltate da politiche e programmi della segretaria del Pd, in carica da un anno. La sentenza (tombale) per il mondo progressista arriva da Luca Ricolfi, che di quello stesso mondo è forse l'esponente più lucido e critico.
"Di fatto - spiega il politologo e sociologo torinese in una intervista a La Stampa -, negli ultimi decenni la sinistra ha abbandonato tre bandiere fondamentali: la difesa dei ceti popolari 'nativi', in omaggio all'accoglienza; la difesa della libertà di pensiero, in nome del politicamente corretto e delle minoranze Lgbtq+; l'idea gramsciana dell'emancipazione attraverso la cultura, con la distruzione della scuola e il rifiuto del merito. Il guaio è che le prime due idee sono migrate a destra, e la terza lo sta facendo, con la decisione di Giorgia Meloni di attuare gradualmente l'articolo 34 della Costituzione, che prevede borse di studio per i 'capaci e meritevoli' ma 'privi di mezzi'".
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"Tutto questo - prosegue il professor Ricolfi - ha fortemente depauperato il patrimonio ideale della sinistra, e ha finito per arricchire quello della destra". Il sociologo cita come riferimento il saggio L'età dei diritti di Norberto Bobbio perché ricorda che "esiste una distinzione cruciale - oggi perlopiù ignorata - fra legittime aspirazioni e diritti in senso proprio", "le aspirazioni producono impegno, i diritti presunti risentimento".
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Quindi aggiunge: "A giudicare da quel che sta accadendo in Europa qualche speranza di cambiamento possiamo nutrirla. In Germania, Francia, Regno Unito, Danimarca, Svezia sono in corso diversi esperimenti politici per costruire una sinistra blu (da blue collar), meno sorda alle istanze popolari. Questo tipo di sinistra contende efficacemente il sostegno popolare alla destra perché incorpora sacrosante istanze securitarie, diffida del politicamente corretto, privilegia i diritti sociali rispetto a quelli civili, non ignora gli effetti anti-popolari della transizione green".Bisogna capire, però, se la Schlein sia disposta a mettere in discussione la sua stessa leadership, nata come espressione di quella stessa ultra-sinistra minoritaria descritta da Ricolfi, per aprire la strada alla riforma progressista.