FdI in difesa della polizia: "La vergogna della sinistra"
Il governo si schiera in difesa della polizia. Dopo le parole di Matteo Salvini, anche quelle di Fratelli d'Italia. Sullo sfondo le polemiche montate da sinistra dopo gli scontri a Pisa e Firenze, oltre alla nota del Quirinale che ha stigmatizzato l'uso dei manganelli. Ci sono degli aspetti da chiarire, certo, ma FdI fa scudo contro il tiro al bersaglio contro gli agenti.
Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera, afferma: "Le Forze dell'ordine rappresentano lo Stato, non certamente una parte politica: sminuire il ruolo assolto dalle stesse, come tentato dalle sinistre in queste ore, significa volerle delegittimare, indicandole a bersaglio di chi oramai da mesi cerca in ogni modo di alzare il livello dello scontro, soprattutto nelle piazze".
E ancora: "Si farà chiarezza sulle dinamiche degli incidenti di Pisa, anche accertando eventuali responsabilità di chi ha sbagliato. Ciò che non si può in alcun modo mettere in discussione è che chi rappresenta lo Stato e vigila per la sicurezza di tutti, debba essere additato come nemico di chi manifesta e, in quanto tale, divenirne bersaglio. Non solo, ma è ora di dire anche con chiarezza che le prescrizioni che vengono adottate in occasione di manifestazioni pubbliche, non comprimono i diritti di chi vi partecipa, ma sono dettate a tutela della libertà di tutti".
"Del resto - riprende il capogruppo -, appaiono quantomeno viziate da difetto di memoria le prese di posizione di una certa sinistra che vorrebbe addebitare al governo e al ministro dell'Interno la responsabilità degli incidenti di Pisa, vergognosamente omettendo di ricordare che situazioni analoghe si sono verificate anche in un recente passato, con governi di diverso colore dall'attuale, senza che alcuno facesse sentire la sua stonata voce", conclude Foti.
Poi le parole di Nicola Procaccini, eurodeputato di FdI: "Le forze di polizia sono sottoposte in queste ore ad un ingiusto tiro al bersaglio relativamente alle manifestazioni pro Palestina, ignorando che è loro dovere e necessità di intervenire per garantire l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini e delle strutture pubbliche. È così che si tiene in piedi lo stato di diritto altrimenti si scade nell'anarchia, garantendo al contempo la libertà di chi vuole manifestare pacificamente, mentre in altre nazioni europee, come accaduto in Francia e Germania, i cortei pro Palestina sono stati vietati", conclude Procaccini in una nota.