Giorgia Meloni, manichino al rogo? Vergogna a sinistra: ecco chi esulta
Mentre Elly Schlein e il sindaco Pd di Roma Roberto Gualtieri tacciono sugli insulti e i manichini bruciati contro Giorgia Meloni, c'è anche chi a sinistra esulta. A farlo con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook è l'assessore in Municipio 3, Luca Blasi, esponente dei centri sociali, gli stessi che ieri 22 febbraio hanno dato fuoco al fantoccio della presidente del Consiglio.
"Non ho parole. Solo infinita gratitudine per la Roma Antifascista e per il mio quartiere", ha scritto Blasi. "Una intera zona mobilitata: compas, maestre e professori, writer e grafici, creativi e attacchinatori folli, la banda del Tufello, amministratori locali, studentesse e studenti, manovali e scrittori, disoccupati e precari. La nostra gente, l’altra faccia. Avanti uniti!", con tanto di pugno, fuoco e video della protesta.
Gesti che sono stati condannati duramente dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Si assiste a una intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese, più volte della stessa presidente del Consiglio, alla quale va espressa piena solidarietà", ha detto il capo dello Stato incontrando al Quirinale un gruppo di studenti e rispondendo ad alcune loro domande.
"Il confronto politico, la contrapposizione delle idee e delle proposte, la competizione, anche elettorale", ha sottolineato Mattarella, "ne risultano mortificate e distorte. Ne viene travolta la dignità della politica che scompare, soppiantata da manifestazioni che ne rappresentano la negazione. Mi auguro che la politica riaffermi sempre e al più presto la sua autenticità, nelle sue forme migliori".