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Mattarella, "solidarietà a Giorgia Meloni": il Colle condanna "l'inaccettabile serie" di insulti

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"Piena solidarietà a Giorgia Meloni" Dal Quirinale arriva una ferma condanna alle manifestazioni di violenza e agli insulti all'indirizzo della premier che negli ultimi giorni hanno segnato la cronaca politica italiana. Una serie che il presidente Sergio Mattarella definisce "intollerabile".

"Si assiste a una intollerabile serie di manifestazioni di violenza: insulti, volgarità di linguaggio, interventi privi di contenuto ma colmi di aggressività verbale, perfino effigi bruciate o vilipese, più volte della stessa Presidente del Consiglio, alla quale va espressa piena solidarietà", spiega il presidente della Repubblica incontrando al Colle un gruppo di studenti che gli hanno rivolto alcune domande.

Tra le altre cose, il capo dello Stato ha detto: "Il confronto politico, la contrapposizione delle idee e delle proposte, la competizione, anche elettorale, ne risultano mortificate e distorte. Ne viene travolta la dignità della politica che scompare, soppiantata da manifestazioni che ne rappresentano la negazione. Mi auguro che la politica riaffermi sempre e al più presto la sua autenticità, nelle sue forme migliori". 

Il riferimento è a quanto accaduto per esempio poche ore fa, mercoledì 22 febbraio, proprio a Roma nel corso del corteo organizzato da circa 3mila esponenti della sinistra radicale nel quartiere Tufello. Il ricordo di Valerio Verbano, militante vicino all’area di Autonomia Operaia ucciso il 22 febbraio del 1980 fa nella sua casa di via Monte Bianco da un commando mai identificato è diventato il pretesto per esprimere vero e proprio odio politico: fumogeni rossi, fuochi d'artificio, musica dell'ormai immancabile Ghali diffusa dagli altoparlanti e un manichino della presidente del Consiglio raffigurata con una croce celtica appesa al collo e una corona in testa, peraltro dato alle fiamme

​Ma forse le parole di Mattarella risuoneranno anche nell'ufficio del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Il capobastone del Pd nel Mezzogiorno la scorsa settimana aveva guidato l'assedio dei sindaci a Palazzo Chigi e in un video "rubato" aveva dato letteralmente della "str***za" alla Meloni invitandola ad "andare a lavorare". Parole irrispettose che dal centrosinistra hanno accuratamente evitato non solo di condannare, ma pure di criticare.

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