Fassino e Appendino rinviati a giudizio per "smog"
Torna di stringente attualità l'emergenza-smog. Prima il caso a Milano, con le limitazioni scattate da oggi, martedì 20 febbraio, nel capoluogo e in altre otto province lombarde. Il tutto mentre la società svizzera IqAir ha bollato Milano come la terza città più inquinata al mondo, scatenando l'ira del sindaco, Beppe Sala, che ne contesta il metodo di rilevamento.
E dopo Milano, ecco Torino: lo smog finisce addirittura in tribunale. Il prossimo 18 giugno si aprirà infatti a Palazzo di Giustizia il processo ordinato dalla procura a carico di alcuni ex amministratori locali e regionali accusati di non aver preso delle contromisure adeguate nel corso degli anni.
Ufficiale il rinvio a giudizio. E tra gli imputati figurano l'ex governatore Sergio Chiamparino e gli ex sindaci Piero Fassino e Chiara Appendino, per i quali i pm Vincenzo Pacileo e Gianfranco Colace hanno disposto la citazione diretta a giudizio. A loro viene contestato il reato di "inquinamento ambientale".
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Il reato contestato è stato introdotto nel maggio 2015, insieme una serie di altri cosiddetti "ecoreati". Secondo i pm, gli amministratori in carica tra il 2015 e il 2019 non avrebbero adottato le contromisure necessarie per contenere l'inquinamento. Vi è poi un secondo filone d'inchiesta che riguarda un periodo successivo e che vede ad oggi indagati Alberto Cirio, attuale presidente della regione Piemonte, e il suo assessore, Matteo Marnati.
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