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La Bce non assume più chi critica i dogmi verdi

Lorenzo Mottola
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«Ora mi dica e ci pensi bene: lei cosa pensa di Greta Thunberg?». Può sembrare curioso, ma nei colloqui per essere assunti nelle istituzioni Ue questa rischia di diventare una domanda tutto sommato normale nei prossimi anni. In particolare, pare che l’adesione completa alle nuove dottrine verdi stia diventando un obbligo per chi vorrebbe lavorare alla Banca Centrale Europea. Chi ha opinioni “difformi” e si permette perfino di dirlo resta alla porta, con un diktat che lascia aperti immensi interrogativi – anche tra gli stessi dipendenti- sia per quanto riguarda la libertà di pensiero sia per i confini che questo tipo approccio potrebbe avere. Chi decide nel dettaglio cosa è vietato pensare e dire in pubblico? Vale anche per chi crede nel cambiamento climatico ma, per esempio, non è convinto che dipenda dall’uomo? Vale anche per il valore dei piani verdi Ue?

Raccontiamo tutta la storia dall’inizio. Nei giorni scorsi Politico.eu ha pubblicato un articolo su Frank Elderson, uno dei sei membri del comitato esecutivo della Bce. In una riunione interna il dirigente si è riferito a chi non crede negli obiettivi “green” di Bruxelles dicendo: «Non voglio più queste persone». Una decisione specificata perfino in alcune mail. La sua tesi: «Perché dovremmo voler assumere persone da riprogrammare? Vengono dalle migliori università, ma non sanno ancora come si scrive la parola “clima”». Tutto chiaro: c’è solo da decidere se risulti più inquietante il veto sulle assunzioni o l’idea che sia necessario “riprogrammare” chi è già stato messo a contratto ma ha idee fuori standard. Tra i funzionari Bce fortunatamente è partita la protesta. Nelle chat interne si rivendica il diritto di continuare a discutere liberamente e in maniera aperta sul cambiamento climatico e, ovviamente sul ruolo che la banca dovrebbe svolgere nell’affrontarlo.

 

 

« Questo per una ragione precisa: l’istituzione finanziaria Ue non si occupa solo di tassi d’interesse e prezzi. È dal 2022 che Christine Lagarde ha ordinato ufficialmente di interrompere ogni legame con aziende ritenute poco attente all’ambiente. Non si acquistano più bond di società “sporche”, anche se pure qui ci sarebbe molto da discutere sui limiti che questa definizione potrebbe avere. Chi divide tra buoni e cattivi? In questo momento pare che la personalità più influente in materia sia appunto l’olandese Elderson, il “riprogrammatore”.
Politico ha riportato una serie di virgolettati anonimi del suo staff, secondo cui il dirigente si sarebbe comportato in maniera «autoritaria» e avrebbe ucciso «l’ideale della diversità e dell’inclusione in una frase. Pensavo che questi fossero alla base della cultura di questa istituzione». Come è andata a finire? La logica suggerirebbe delle scuse da parte della Bce per quello che sembrerebbe uno scivolone verso una deriva pericolosa. E invece è successo l’opposto.

Sull’argomento nel giro di 24 ore è intervenuta la Lagarde in persona. Nessuna smentita, ma solo un chiarimento sul fatto che la Bce tutela tutte le “diversità”: «Sono al fianco del mio collega Frank, ma soprattutto - cosa più importante - io e gli altri diamo valore alla diversità nell’istituzione che dirigo. In generale, tutte le solite definizioni di cosa significhi diversità, ma anche diversità di pensiero, diversità di background». “Diversità” tra le quali però non sarebbe incluso chi non si allinea al “green deal” europeo e alle sue conseguenze. L’ultimo esempio utile è l’obbligo per gli agricoltori di bruciare il 4% dei loro investimenti e dei loro guadagni per destinare quella frazione dei loro terreni a “incolto”. Una scelta sulla quale pesano dubbi enormi: l’utilità di questo provvedimento resta ancora un mistero. Ideologia pura. E se non fosse stato perla rivolta dei trattori, Bruxelles sarebbe andata fino in fondo. Senza alcuno sconto, come sulle assunzioni, riguardo alle quali alla fine lo stesso Elderson a Politico ha confermato: «I rischi climatici e naturali influenzano la nostra politica monetaria e i nostri mandati di supervisione bancaria, e tutti i colleghi dovrebbero capire cosa significa per il loro lavoro». Dovete capire e allinearvi. Altrimenti, quella è la porta. Si parte con il verde, poi si vedrà... 

 

 

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