Vincenzo De Luca insulta Giorgia Meloni: "Lavora tu, str***"
Vincenzo De Luca non si smentisce. Ed ecco che per criticare gli avversari fa ricorso agli insulti. Accade nei confronti di Giorgia Meloni, alla quale il presidente della Regione Campania si rivolge così: "Lavora tu, str*** Per lavorare ci servono i soldi. È tollerabile questo atteggiamento con centinaia di sindaci che non hanno i soldi per l’ordinaria amministrazione? Lavora tu, str***". Queste le parole pronunciate una volta sollecitato dai giornalisti su alcune frasi della Meloni stessa. Il presidente del Consiglio, senza citarlo, aveva sottolineato che "se invece di fare le manifestazioni ci si mettesse a lavorare, forse si potrebbe ottenere qualche risultato in più".
Eppure l'attacco dell'esponente del Pd non è passato inosservato. "Ma davvero il presidente della Campania De Luca, si ritiene 'legibus solutus' e quindi libero di insultare ogni giorno chi gli capita a tiro? Ma può un rappresentante delle istituzioni in modo ossessivo e compulsivo riferirsi al presidente del Consiglio con toni offensivi e privi di un elementare rispetto dell'educazione che, anziché infangare il destinatario, gettano solo discredito sull'istituzione che lui stesso rappresenta?", tuona il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti, che aggiunge: "Ci chiediamo se i dirigenti del Pd, a partire dal segretario Schlein, non provino imbarazzo alcuno nel vedere un presidente di Regione espresso da quel partito, insultare, irridere e dileggiare chiunque osi contrastarlo. Questo tipo di turpiloquio svela il reale livello della sinistra italiana. Eppure una condanna ferma e decisa servirebbe non solo ad esprimere doverosa solidarietà ai colpiti dal De Luca - in questo caso Giorgia Meloni - ma a ridare decoro alla politica".
E come lui anche Gianfranco Rotondi condanna le espressioni di De Luca: "Mi sembra che il governatore campano De Luca abbia superato ogni limite col frasario odierno. Definire stronza la più alta carica di governo del Paese non valica solo il galateo ma una serie di altre cose che non compete a me suggerire ai titolari di altre e alte cariche".