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Otto e Mezzo, Giannini stronca Schlein e Pd: "Grotteschi, roba da 4 amici al bar"

Roberto Tortora
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A Otto e Mezzo, talk pre-serale di approfondimento dei temi d’attualità politica di La7 e condotto da Lilli Gruber, si discute del sit-in del Partito Democratico davanti alla sede della Rai, in Viale Mazzini, per protestare contro la linea editoriale della tv di Stato da quando al governo c’è Giorgia Meloni.

Hanno partecipato oltre 300 persone, tra cui +Europa, Verdi, Sinistra Italiana e Italia Viva, poi anche Articolo21 e il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. Quest’ultimo, in particolare, ha spiegato il perché della sua presenza: “Mi sento un giornalista libero dentro la Rai, ho sempre fatto il mio lavoro con la mia squadra in libertà. È un valore talmente alto la libertà di stampa che ho sentito necessità di partecipare. Ma se non si fa una riforma, non si leva la Rai dalle mani dei partiti. Bisogna cambiare lo sguardo, fare le nomine che riguardano amministrazione del servizio pubblico tenendo conto che l’unico editore possibile è il pubblico che paga il canone”.

 

"Grotteschi, 4 amici al bar". Sit-in Pd davanti alla Rai, guarda il video di Giannini a Otto e mezzo

 

Una manifestazione di protesta che, in realtà, è apparsa piuttosto debole e grottesca e non ha faticato a considerarla tale nemmeno Massimo Giannini, fino a pochi mesi fa direttore del quotidiano La Stampa e oggi tornato a Repubblica come editorialista di punta.

 

 

 

Giannini, per restare in tema Sanremo, ha usato una metafora musicale per commentare il sit-in voluto da Elly Schlein: “Sicuramente è evidente il problema della Rai che, insomma… che altre prove servono per capire che è diventata Tele-Meloni? Certo, a parte i sit-in grotteschi del Pd davanti a Viale Mazzini, che sembravano 4 amici al bar, la canzone di Gino Paoli per restare alle metafore canore”. Gli è andata dietro anche la giornalista de La Verità, Camilla Conti: “Mano male che l’ha detto anche Massimo, esilarante il Pd davanti a Viale Mazzini”.

 

 

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