Stellantis, per il governo non c'è solo il gruppo di Tavares: il piano
Il caso Stellantis continua a far discutere. Dopo le richieste di sussidi e incentivi da parte del numero uno del gruppo, Carlo Tavares, è arrivata la risptso del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari: "Il governo fin dal suo insediamento sta lavorando per rafforzare tutto il comparto dell’automotive a partire dall’importante filiera che lavora anche per Stellantis, ma non solo, e per cercare di invertire il trend di riduzione della produzione in Italia. I provvedimenti già messi in campo a nostro avviso vanno in questa direzione". Ma a quanto pare questa risposta non calma le acque di Stellantis che ha sempre più toni provocatori contro l'esecutivo.
E così è stato anche il ministro Urso a mettere in chiaro le cose: "Se a dicembre la Volkswagen ha superato nelle vendite in Italia Stellantis. Se i cittadini italiani hanno preferito un’auto prodotta all’estero piuttosto che un’auto prodotta in Italia, a fronte di condizioni di mercato e incentivi simili, il problema non è del governo. È dell’azienda".
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Infine va registrato anche l'intervento del capogruppo di Fratelli d'Italia, Tommaso Foti: "Il caso Stellantis è un altro frutto avariato lasciato al governo Meloni dal Partito Democratico e dal Movimento 5 stelle. Il centrodestra è impegnato da oggi per rilanciare l’occupazione e la produzione nazionale del settore dell’auto". Lo scontro dunque resta aperto.
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