Vittorio Sgarbi, l'annuncio: "Mi dimetto da sottosegretario"
Vittorio Sgarbi annuncia le sue dimissioni da sottosegretario alla Cultura. Il critico d'arte, intervenendo a La Ripartenza, la kermesse di Nicola Porro, ha affermato: "Secondo l’avviso dell’Antitrust, io non potrei parlare di arte per evitare il conflitto di interesse”, dice il critico d’arte. “E quindi vorrei annunciare qui le mie dimissioni da sottosegretario di Stato alla Cultura”. Poi il sottosegretario dimissionario è tornato sulle polemiche scaturite dopo la puntata di Report: "Non mi devo scusare con nessuno, ho espresso le mie imprecazioni come fa chiunque", afferma in riferimento agli insulti rivolti ai giornalisti di Report e de Il Fatto Quotidiano, autori dell’inchiesta sul quadro del pittore del Seicento Rutilio Manetti che risulta rubato.
Alla domanda sull’immagine che arriva all’estero dalla vicenda, Sgarbi ha sottolineato che "dobbiamo chiederlo all’estero. Il sottosegretario non ha rilasciato nessuna intervista quindi quelle erano immagini rubate. E uno nel suo privato può dire quello che vuole". Poi Sgarbi ha ribadito: "Non rifarei l’intervista anche perché non l’ho fatta. E comunque il giornalista non morirà per questo". Infine lo stesso Sgarbi rivolgendosi ai giornalisti ha affermato: "Io sono solo Vittorio Sgarbi, non sono più sottosegretario. Non voglio essere sottosegretario". Infine ha ricordato: "Mi dimetto e lo faccio per voi. L’antitrust ha mandato una molto complessa e confusa lettera dicendo che, avendo accolto due lettere anonime, che ha inviato all’antitrust il ministro della Cultura, io non posso fare una conferenza da Porro".
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