Capezzone, "quegli stessi giornali che oggi celebrano Sinner": chi sogno gli anti-Jannik
I giornali di oggi sono dominati dalla bellissima notizia di sport, il trionfo di Jannik Sinner agli Australian Open.
"Naturalmente gli stessi giornali che nei mesi scorsi l'avevano criticato 'e perché i problemi fisici, e perché i problemi tecnici, e perché non partecipi alla Coppa Davis, e perché non vai da Mattarella' adesso si abbandonano ai racconti epici. Un grande classico", commenta il direttore editoriale Daniele Capezzone nella sua "Occhio al caffè - Rassegna politicamente scorrettissima" di oggi per Libero.
Dal punto di vista politico interno, il Pd è alle prese con un problema, "una questione ebraica - nota ancora Capezzone -. Nel corso di una cerimonia a Bologna alla quale parlava il rappresentante della comunità ebraica il sindaco si è alzato e la cosa è stata notata. Poi il giorno dopo il sindaco ha provato a ricucire. Al tempo stesso un rappresentante del Comune di Milano sabato aveva partecipato alla manifestazione pro-Palestina ma con accenti palesemente anti-israeliani".
Resta viva la questione dell'agenzia Onu per i rifugiati, i 12 dipendenti che hanno partecipato all'eccidio del 7 ottobre. "La questione è molto più ampia, quella è solo la punta dell'iceberg, ma riguarda per esempio anche l'Oms che non si era accorta dei tunnel di Hamas sotto gli ospedali di Gaza". Per la "sezione cabaret", Elly Schlein ha annunciato un sit-in del Pd davanti a viale Mazzini proprio nel mezzo della settimana di Sanremo. "Hanno fatto un sit-in per vent'anni dentro a viale Mazzini, adesso la fanno fuori. E poi segnatevi: Mario Tozzi, la sbroccata di Carlo Rossella e Il Foglio che valorizza un libro...".