Autonomia, Luca Zaia: "Chi la critica vuole restare nel Medioevo"
La battaglia per l'Autonomia entra nel vivo. E Luca Zaia, governatore del Veneto, usa parole nettissime: "Chi critica l'autonomia differenziata vuole restare nel Medioevo, in un'Italia immorale a due velocità". E ancora: "Non conosco i tempi parlamentari, ma spero in breve tempo in un passaggio con l'approvazione definitiva alla Camera. Il 2024 sarà certamente l'anno dell'autonomia, una pietra miliare", aggiunge.
Così Zaia in un'intervista al Corriere della Sera, in cui spiega ancora che sulle materie di competenza in Veneto "non ho mai negato che la gradualità possa essere la soluzione: prima alcune materie e dopo tutto il resto. Il nostro obiettivo a regime sono tutte e 23 le materie". "Il centralismo ha creato un Paese, quello odierno, a due velocità. Tante critiche rasentano il ridicolo perché dalle stesse bocche escono parole contraddittorie. La definiscono 'spacca Italia', 'secessione dei ricchi', ma anche 'scatola vuota' - prosegue il governatore -. È una riforma che farà crescere il Paese, chi la critica dovrebbe rileggere con attenzione la Costituzione e la storia economica e sociale di altri grandi Paesi federalisti, come la Germania, che ebbe nel dopoguerra una costituzione autonomista".
Poi una battuta su un possibile ulteriore mandato in Veneto, circostanza su cui Luca Zaia si mostra cauto. "Non ne ho idea, non è una discussione che sto seguendo. Resto della mia opinione storica: questo è un Paese che deve decidere se vuole il cittadino protagonista della scelta della classe dirigente e allora deve togliere il blocco dei mandati - conclude -. Dire che si creano dei centri di potere è come dare degli idioti ai cittadini, perché è pieno di casi in cui dopo un primo mandato gli elettori non hanno rinnovato la fiducia", conclude Luca Zaia.