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Autonomia, Zingaretti: "Secessione", il delirio della sinistra dopo il voto

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La sinistra dopo l'approvazione al Senato dell'Autonomia ha davvero perso la testa. Insulti e balle fanno da contorno alla cronaca di un voto che cambia sostanzialmente il Paese cercando di livellare le differenze tra le regioni. "Ieri al Senato è stata approvata la riforma dell’Autonomia del ministro Calderoli, che ora dovrà esser votata in via definitiva alla Camera. Il nostro voto sarà chiaramente contrario".

È quanto ha ribadito il leader di Sud chiama Nord Cateno De Luca ospite a Mattino 5. "Si tratta, come più volte detto di un disegno criminale che creerà ulteriore divario tra nord e sud, una bandierina elettorale che la Lega, con la complicità di Fratelli d’Italia e Forza Italia, userà per le Europee - ha aggiunto -. Da un lato si dice al Nord che finalmente è stato raggiunto un obiettivo e dall’altro si vuole tranquillizzare il Sud con la prospettiva di fondi che però non ci sono. Sembra stia andando in scena il remake del film Cetto La Qualunque con lo spot più soldi per tutti. Peccato però che questi fondi per finanziare i cosiddetti LEP Livelli Essenziali delle Prestazioni non ci sono e così si conclamerà per legge la disparità sostanziale tra Nord e Sud che farà saltare il sistema Italia". Parole forti che sono del tutto lontanissime dalla realtà. Ma non finisce qui.

 

 

A far discutere sono anche le parole dell'ex segretario del Pd, Nicola Zingaretti che afferma: "No, non è una legge per l’autonomia: quella di Calderoli è una legge che dà avvio alla secessione in Italia. La Costituzione combatte e limita le diseguaglianze. Questa legge invece le norma, le cristallizza e da il via a ulteriori processi di disgregazione. Si tratta di un vero e proprio tradimento dello spirito costituzionale: dell’articolo 3 e dell’articolo 5, che indica la Repubblica come ’una e indivisibile'. Queste scelte del governo Meloni, è utile ripeterlo, non sono ’solò contro il Sud, sono contro l’Italia. Indeboliscono le politiche pubbliche nazionali in un tempo nel quale la globalizzazione rende esse stesse troppo deboli per incidere e migliorare le condizioni e le prospettive di vita delle persone. Tutto questo le opposizioni dovrebbero dirlo insieme e, sempre insieme, lanciare iniziative comuni parlando a tutto il Paese. Fa bene dunque il Pd a essere la forza più unitaria e a insistere con caparbietà sul dialogo". Insomma ormai la sinistra, a corto di argomenti, delira parlando di "secessione" il tutto per raccontare fake news agli italiani in vista del voto per le Europee. 

 

 

 

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