Renato Soru stronca il Pd: "Nulla da dire, la speranza non si è realizzata"
Mentre le tensioni non accennano ad affievolirsi, Renato Soru ribadisce la propria posizione. In collegamento con L'Aria Che Tira nella puntata di lunedì 22 gennaio su La7, il candidato alle Regionali in Sardegna tira dritto: "Non ho nulla da dire sul Pd, sono stato tra i fondatori con orgoglio e speranza, ma quella speranza lì non si è realizzata". Il fondatore di Tiscali nonché ex governatore della Regione in quota centrosinistra nel 2004 cita Walter Veltroni e Romano Prodi, sottolineando che "quel progetto lì non c'è più". Finita qui? Niente affatto.
Con David Parenzo il candidato, oggi in corsa con liste autonomiste e indipendentiste ed ex esponenti del Pd, rincara la dose: "Qui, e non solo in Sardegna, il Pd dà testimonianze persino peggiori di quelle che dà a livello nazionale". Motivo per cui "in tanti cerchiamo una strada nuova". In Sardegna il centrosinistra è nel caos totale. I dem infatti sostengono Alessandra Todde, numero due del Movimento Cinque Stelle. A sostenerla, in contrasto con il padre, Camilla Soru, consigliera comunale dem a Cagliari e figlia di Renato.
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Ma questo accordo - si chiede il conduttore - si poteva trovare? Il modo, ammette, "c'è stato. Per quattro mesi ho proposto le primarie. Addirittura, dieci giorni fa ho proposto di farci da parte tutti e due e scegliere una candidatura di mediazione" del centrosinistra. "Non è stato accettato neanche questo". Da qui la decisione di non tornare indietro e restare in campo per le regionali del 25 febbraio.
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