Emanuele Pozzolo rompe il silenzio: "Che cosa dirò ai giudici"
"Io spero che la verità dei fatti emerga". 24 ore dopo essere stato sospeso prima dal partito e, successivamente, dal gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia, il deputato biellese Emanuele Pozzolo in un’intervista a "Repubblica" sostiene di avere fiducia nella magistratura. Il deputato, che presto verrà convocato dalla procura, commenta così la scelta della sua sospensione dal partito: "Ne prendo atto. È un fatto che accetto, perché so che cos’è un partito. E ribadisco che spero che la verità dei fatti emerga". Se l’aspettava, di essere sospeso: "Un pò sì". Quando dice che spera che emerga la verità dei fatti del veglione di Rosazza, "intendo dire,"semplicemente, che spero che venga fuori quello che è accaduto. Sono sicuro che la verità, in questo caso, sia semplice. Si tratta di una fattispecie di situazione giuridica piuttosto ben chiara. Non dico altro. Ma come ho già detto più volte, per prima cosa ne parlerò con la magistratura".
Pozzolo si dice "sereno. E convinto che l’incidente sarà qualificato come tale. Comprendo le ragioni mediatiche di alcune scelte. Ma sono certo che un partito che si fonda sul concetto di lealtà, su quel concetto si incardini e si incardinerà per sempre". Non è deluso dalla scelta del suo gruppo, che lo ha sospeso: "Ritengo che il capogruppo di Fratelli d’Italia Tommaso Foti sia una persona straordinaria. Da sempre Foti agisce negli interessi e secondo i principi del nostro partito".
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Non si sente solo, in questo momento: "Ho tanti amici. Nel partito, così come non nel partito. E mi piace ricordare che l’umanità è trasversale. Non è di destra, nè di sinistra. Così come l’odio, ahimè, verso di me e la mia famiglia. Anche l’odio è trasversale". Non ha sentito il sottosegretario Andrea Delmastro in questi giorni: "No. Non ho sentito Andrea. Ma voglio sottolineare che c’è una sproporzione immensa tra quanto è successo e l’eco mediatico che ne è derivato. Tra l’accaduto e l’odio. C’è un mondo che va in una direzione. Penso alla Palestina, all’Iran. In Italia va bene fare attenzione a cosa capita. Ma francamente, c’è davvero una sproporzione", ha concluso.
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