Acca Larentia, Piantedosi inchioda la sinistra: "Stesso schema degli altri governi"
Matteo Piantedosi gela la sinistra su Acca Larenzia. Il ministro dell'Interno, in una intervista a Il Messaggero ha detto di comprendere "l’indignazione, perché ritengo che i valori e lo spirito della commemorazione di tragedie così gravi venga tradito dalla riproposizione di gesti e simboli che rappresentano un’epoca o situazioni condannate dalla storia".
Detto questo, prosegue Piantedosi, "plaudo alla gestione dell’ordine pubblico ancora una volta garantita nell’occasione dalla questura di Roma e finalizzata, come sempre, a garantire che ogni manifestazione si svolga prioritariamente senza incidenti".
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"Quanto alla commissione nella circostanza di eventuali reati, la stessa questura di Roma, nella sua diversa funzione di organo di polizia giudiziaria, sta provvedendo a riferire i fatti rilevati e le persone identificate alla magistratura che provvederà alle valutazioni di competenza", aggiunge il ministro. E questo "è esattamente lo schema seguito in tutti gli anni trascorsi in cui questa manifestazione si è svolta anche sotto gli altri governi con un numero di partecipanti anche maggiore”.
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Riguardo poi al caso Pozzolo "l'approfondimento in corso da parte dell’autorità giudiziaria va tenuto il più possibile immune da valutazioni del tutto estranee alle dinamiche processuali. In ogni caso, se è partito un colpo di pistola nel corso di una riunione di più persone, è evidente che vanno accertate le responsabilità. Non mi sono mai sottratto ai confronti parlamentari quando richiesto. Nel caso di specie non vedo cosa possa riferire, se non per quanto riguarda la licenza di porto d’armi e le forme di tutela personale assicurate al parlamentare, che mi risultano essere state disposte all’esito di iter decisionali corretti".