Zaia avverte la sinistra: "Verosimile che il 2024 sia l'anno dell'autonomia"
Luca Zaia fiducioso. Lanciando un chiaro avvertimento alla sinistra, il governatore del Veneto afferma che "è verosimile che il 2024 sia l'anno dell'autonomia". Il leghista ricorda che "questo governo, è innegabile, è l'unico che sul fronte dell'autonomia ha dato delle risposte concrete". Come? "La prima risposta con la Finanziaria del dicembre 2022, introducendo l'obbligo della definizione dei Lep e la seconda nel febbraio 2023 con i dieci articoli della Legge Calderoli che stabiliscono i principi generali sui quali si basa tutto il processo dell'autonomia. Questa legge - spiega ad Affaritaliani.it -, già passata in Commissione al Senato, va in aula al Senato e poi passerà in Commissione alla Camera e in aula alla Camera ed è una legge fondamentale per poter poi arrivare alla sottoscrizione delle intese tra le singole regioni e lo Stato e il governo. Quindi, alla luce di tutto questo, è verosimile che il 2024 sia l'anno dell'autonomia".
Secondo Zaia "l'autonomia è una vera assunzione di responsabilità, è una visione di modernità del Paese che va nella direzione di ridurre le catene decisionali e di essere molto più efficienti nel dare le risposte ai cittadini. Non è assolutamente la secessione dei ricchi perché - replica a chi non fa altro che criticare la misura - sostanzialmente le singole regioni per le singole competenze e funzioni possono sostituirsi allo Stato nei loro territori e lo Stato spende esattamente quello che spendeva prima nell'esercizio delle funzioni".
Da qui la stoccata conclusiva: "Voglio anche ricordare che è un adempimento dei dettami della Costituzione visto e considerato che la nostra Carta è autenticamente federalista. Lo stesso Einaudi, padre della Costituente, nel 1948 nel presentare la Costituzione diceva 'ad ognuno dovremo dare l'autonomia che gli spetta'. Ed è esattamente quello che facciamo".