Mes, Giancarlo Giorgetti: "Dimissioni? Se permettete, decido io"
Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, torna a parlare del Mes. Il titolare di via XX Settembre conversando con i giornalisti ha affermato: "Il ministro dell'Economia e delle Finanze aveva interesse che il Mes fosse approvato per motivi economico finanziari ma per come si è sviluppato il dibattito negli ultimi giorni con giurì d'onore e queste cose qui non mi pare ci fosse aria, mi è sembrato non ci fosse aria ma per motivazioni non soltanto economiche". Poi a chi gli chiede delle opposizioni che hanno avanzato la richiesta di dimissioni, risponde in modo chiaro: "I consigli dell'opposizione sono sempre utili però permettetemi che poi decido io".
Sempre Giorgetti, tornando sullo stop in Aula sul Mes afferma: "Che ci fossero problemi era noto a tutti. Abbiamo fatto un passo in avanti sul Patto di Stabilità, ma le sfide in Europa sono ben altre. Non è che l'Europa ha sempre ragione". Poi il ministro ha anche parlato della vicenda Ita-Lufthansa: "Ci hanno messo un altro stop. Quando hanno torto, hanno torto anche loro – ha rincarato il titolare delle Finanze – Ci hanno fatto capire che si va alla cosiddetta fase due, quindi serviranno altri mesi di approfondimenti. Dopo aver fatto esattamente quello che era stato prescritto dalla stessa Commissione Ue. Il fatto che perdiamo altro tempo non è una cosa positiva".
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Inoltre, il titolare del Tesoro torna a parlare del Superbonus, la misura voluta da Giuseppe Conte che sta mettendo a rischio le casse dello Stato: "Ogni mese di Superbonus ci costa 4,5 miliardi che è quello che abbiamo stanziato in aumento per la Sanità per il 2024. Ogni mese di proroga del Superbonus si mangia esattamente lo stanziamento della sanità, se non si capisce questo non si fa un ragionamento onesto sul Superbonus". Infine sulla manovra afferma: "Abbiamo approvato il bilancio dello Stato, dove c'è dentro anche quello che abbiamo fatto. Tanti l'hanno criticato, siccome viviamo in tempi complicati, speriamo non sempre ci sia una guerra in Europa, abbiamo deciso di aiutare le famiglie italiane più bisognose proprio nel 2024, perché ci siamo resi conto che purtroppo questa guerra ha portato anche tanta inflazione nelle case degli italiani. Ignorare questo sarebbe ignorare la realtà".
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