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Romano Prodi stronca Elly Schlein: "Nessuna speranza prima delle Europee"
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Ci risiamo, ancora una volta Romano Prodi non perde occasione di attaccare il governo. Al centro il "no" alla ratifica del Mes. "Ratificarlo - spiega - non significa utilizzarlo. Quindi non costa proprio nulla. Se però l’Italia ha scelto di bocciarlo, unica in Europa, siamo davanti a una scelta assurda". Per l'ex presidente del Consiglio si tratta di una mossa che isola il Paese e che lo mette "sul piano di Orban". Eppure, tiene a ricordargli Repubblica, a ogni passo falso della maggioranza non corrisponde mai un passo avanti dell’opposizione. Almeno stando ai sondaggi pre-Europee.
"È molto semplice - replica -. Il voto europeo, essendo proporzionale, spinge ogni partito a cercare di prevalere sugli altri. Il contrario del concetto di unità. E l’opposizione, divisa, non ha alcuna speranza di rimontare su questa maggioranza, né su altre". La luce in fondo al tunnel Pd e compagni potrebbero vederla solo dopo il voto, quando "si potrà tornare a ragionare di unire l’opposizione. Prima ogni sforzo è destinato a fallire. Chiamatelo campo largo, chiamatela coalizione, chiamatela federazione...come volete voi. Ma quello è l’unico scenario possibile per sperare di vincere". Insomma, l'unico orizzonte per i dem alle Europee "dovrà essere quello di confermarsi primo partito dell’opposizione. E sarà anche molto importante vedere in che modo, cioè con quanto vantaggio, risulterà primo. E per raggiungere quel risultato, dovrà cercare di tenere a bada le differenze interne, che così come succede nei vari partiti, si vorranno misurare e pesare con le urne. Ho letto Orlando che ha definito il Pd un meccanismo arrugginito. A me sembra più un insieme di tanti ingranaggi che non sempre si muovono per un obbiettivo comune". E il compito non può che spettare alla segretaria Elly Schlein: "È logico", rincara Prodi.
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Qualche giorno fa Massimo Cacciari ha detto che l’immagine dell'ex leader dell'Ulivo a fianco di Schlein era vecchia, mentre quella di Giorgia Meloni sul palco con Elon Musk era decisamente più attrattiva. Una stoccata su cui Prodi non si dice totalmente d'accordo: "Non lo so, io penso solo che Meloni in quell’immagine riflettesse la sua deferenza nei confronti dei poteri forti, altroché underdog. Oltre a sconfessare tutti i valori sulla famiglia e il concepimento che sbandiera e che certo Musk non incarna: da un lato resta pur sempre un emigrante e dall’altro porta avanti valori etici che Meloni ha definito reato universale".
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