Lollobrigida: "Abbiamo qualche nemico in casa in Rai. Chiamerò Ranucci"
Francesco Lollobrigida non si spiega come un giornalista della tv pubblica possa attaccare con le sue inchieste i prodotti italiani. "Abbiamo qualche nemico in casa...Ranucci, non riesco a comprendere lo chiamerò per sapere perché dobbiamo avere sulla tv di Stato persone che aggrediscono i nostri prodotti?", si sfoga il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, che ce l'ha appunto con Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, su Rai tre, che con la sue inchieste giornalistiche mostra distorsioni, truffe e quanto altro anche nel campo agroalimentare.
"Ma che ci vuole a dire che si tratta di un caso su 3mila per il prosciutto o un caso su 10mila per il vino che si comporta in maniera irregolare, e magari chiamare i nostri Carabinieri, i nostri dell’Ispettorato del Controllo qualità e repressione Frodi o la Guardia di Finanza e chiedere come è il sistema Italia?", si chiede ancora Lollobrigida alla presentazione del XXI Rapporto Ismea-Qualivita. "Per dare un’idea che a fronte di qualcuno che non si comporta correttamente ci sono migliaia di persone che invece valorizzano con il loro lavoro e impegno una filiera che è sicura", sottolinea il ministro.
E infatti, assicura Lollobrigida, "oggi alla riunione degli ambasciatori italiani riuniti alla Farnesina coglierò l’occasione per chiedere e attivare ancora meglio azioni per spiegare ai governi altre nazioni che noi difendiamo la indicazione della italianità dei prodotti nel nome delle nostre imprese ma loro lo devono fare nel nome dei loro cittadini che comprano cose pensando che corrispondano alle caratteristiche delle produzioni italiane e invece non lo sono e quindi devono attivare dei processi normativi che garantiscano la riconoscibilità dei prodotti".
"Noi non temiamo la trasparenza, quando c’è, il prodotto italiano conquista spazi di mercato spiega anche perché alle volte ha costi maggiori dei prodotti dell’italian sounding perché se compri un etto di Parmigiano lo consumi tutto magari il Parmesan ne butti gran parte e quindi alla fine lo paghi meno ma ne sprechi meno", conclude il ministro Lollobrigida.