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Claudio Descalzi, il chiaro messaggio ad Atreju: "L'Africa? Non possiamo fare della carità"

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Claudio Descalzi tra gli ospiti di Atreju. L'amministratore delegato di Eni ricorda che l'Africa è "un grande mercato potenziale, ma con problemi di elettività e occupazione e non possiamo fare della carità". Motivo per cui "se vogliamo che queste persone non scappino, dobbiamo creare sviluppo". Intervenuto alla manifestazione organizzata da Fratelli d'Italia, nel dibattito dal titolo "Roma al centro del Mediterraneo: quale ruolo geopolitico per l'Italia" moderato dal direttore di Libero Mario Sechi, Descalzi sottolinea che "l'Europa è un grande mercato, ma non ha energia. Il nostro mercato di riferimento è quello Usa e paghiamo costi sei volte superiori" e "tutto questo sta schiacciando l'industria". Certo, ammette, "finora gli investimenti non hanno portato un ciclo virtuoso" ma "per noi farli è una necessità: dobbiamo guidare il flusso energetico ma in modo strutturato e continuo". 

Poi ecco che l'ad di Eni non può non soffermarsi sulla Cop28 che si è da poco tenuta a Dubai. A suo dire "è stata storica perché per la prima volta si sono firmati dei numeri e non solo delle parole. E poi perché il governo italiano ha ottenuto delle cose che non aveva ottenuto in Europa. In particolare sui biocarburanti, che sono stati accolti nell'accordo sotto richiesta del governo italiano". 

 

 

A prendere la parola sullo stesso tema, Lorenzo Fontana. "Essendo noi nel mezzo del Mediterraneo, le rotte commerciali devono avere influenza italiana", commenta il presidente della Camera per cui "quando si parla di geopolitica dell'Italia serve capire cosa possiamo fare nel futuro realisticamente, e cosa è un'ottima idea su cui si può lavorare ma è ancora di là da venire". 

 

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