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Giuseppe Conte, "potremmo candidare Tridico alle Europee"

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Giù la maschera. Giuseppe Conte annuncia la possibile candidatura di Pasquale Tridico con il Movimento 5 Stelle alle prossime Elezioni europee 2024. Per la formazione delle liste del M5s alle europee, spiega l'ex premier a Il rosso e il nero su Rai Radio 1, "la nostra logica è con le auto-candidature. Chiunque tra gli attivisti ha la possibilità di candidarsi, e cercheremo di affidarci ai consensi interni. Qualche innesto interno ci sarà perché ha funzionato alle scorse politiche. Tridico potrebbe essere candidatura". 

Tridico è il professore economista ex presidente dell'Inps in carica dal 2019 al 2023. Identificato con l'area grillina fin da subito, quando da semi-sconosciuto è salito alla ribalta occupando una delle poltrone chiave delle istituzioni, si è fin da subito contraddistinto come il braccio operativo dei 5 Stelle in materia di pensioni e soprattutto reddito di cittadinanza. Puntare su di lui come uomo-copertina per Bruxelles è un altro messaggio chiarissimo agli elettori: i 5 Stelle sono e saranno sempre il partito del reddito e dell'assistenzialismo di Stato. 

Conte ha poi parlato della sua mancata partecipazione ad Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia in corso di svolgimento a Roma: "Da un lato fingono di volermi invitare ad Atreju, poi quando la cosa si materializza subito ritrattano, non hanno fatto bella figura", è la versione del leader politico del Movimento. "Ad Atreju sono andato da presidente del Consiglio quando Fratelli d'Italia aveva un consenso minimale, perché l'invito di un partito politico al confronto non si rifiuta: stavolta ho detto 'facciamo un bel dibattito io e la Meloni sul Mes' ma la cosa non ha raccolto entusiasmi da parte dei coraggiosi - a parole - di FdI". Quel che non spiega del tutto Conte è che in realtà Conte si è proposto per partecipare all'evento all'ultimo momento, quando ospiti e scalette erano già state stilate e programmate, probabilmente per massimizzare la visibilità sull'onda del durissimo scontro alla Camera a inizio settimana con Giorgia Meloni. Troppo tardi, troppo facile, sussurra qualcuno dalle parte di Castel Sant'Angelo.

Sulle alleanze, Conte resta sempre criptico: Alle prossime amministrative si sperimenterà ancora il campo largo? "Io sono legato al campo giusto, perché questo discorso dà l'idea di quanti più soggetti affollano questo campo e meglio è, poi diventa un'accozzaglia. L'importante è assicurare una squadra coesa, alleati affidabili e un progetto politico serio e con obiettivi condivisi". "Sicuramente in Sardegna sta succedendo. C'è una componente del Pd, Soru, che ha scelto di allontanarsi almeno al momento, spero che ci possa ripensare, che la figlia la convinca. Una prospettiva del genere non so fino a che punto gli giovi. Questo può capitare in una forza politica del Pd, ma è anche molto raro".

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