Extinction Rebellion a Venezia, Luigi Brugnaro: "Ora basta, li denunciamo"
Quando è troppo, è troppo. Extinction Rebellion ha superato il limite. Nella giornata di sabato 9 dicembre gli attivisti per il clima hanno colorato contemporaneamente diversi fiumi italiani di verde. È accaduto anche a Venezia, dove il sindaco non è rimasto a guardare. "A causa delle acrobazie di sedicenti eco-attivisti, o meglio eco-vandali, abbiamo dovuto interrompere il pubblico servizio di trasporto e la navigazione in Canal Grande. E inoltre attivare controlli ambientali per le acque e di verifica delle colonnine da poco restaurate del ponte di Rialto. Se vuoi rispetto, devi dare rispetto".
Come ricordato da Luigi Brugnaro "Venezia è una città fragile, da amare e soprattutto da rispettare. Ora basta. Lo scherzo è bello finché dura poco. Andremo fino in fondo e li denunceremo, sperando che questa volta ci sia una pena effettiva". Il blitz, oltre a Venezia, ha preso di mira diverse città come Roma, Milano e Torino.
"Sono anni che il governo italiano rimane su posizioni ideologiche che non fanno altro che puntate su fonti fossili, una condanna ecologica ed economica per il nostro Paese. Mentre il governo della Regione è passato da posizioni negazioniste a una narrativa che minimizza i danni e alla repressione degli attivisti che stanno provando a portare all'attenzione di tutti l'emergenza climatica", commenta l'attivista Matilde in rappresentanza del movimento piemontese. E ancora: "Misure sul territorio non ne stiamo vedendo ed è preoccupante, perché il Piemonte è in buona parte alpino e il cambiamento climatico dovrebbe preoccupare ancora di più".