Magistratura, Giorgia Meloni: "Non possiamo accettare condizionamenti"
Lo scontro tra magistratura e governo, giorno dopo giorno, prosegue. Per certi versi sale d'intensità. Gli ultimi due fronti sono la vicenda di Andrea Delmastro - rinviato a giudizio per rivelazione di segreto d'ufficio nel caso-Cospito, nonostante la richiesta di non procedere dell'accusa - e l'intervista di Guido Crosetto, che risale ormai quasi a una settimana fa, ma che continua a far discutere.
Il ministro della Difesa aveva parlato di manovre di una parte della magistratura contro il governo, di incontri, chat e cene in cui si discuteva di come colpire l'esecutivo. Parole che hanno scatenato un polverone e che Crosetto ha chiarito in aula alla Camera.
Dunque, ecco Giorgia Meloni, che è intervenuta sul punto direttamente da Dubai, dove si trova per la Cop28, la conferenza sul clima. Il premier ha parlato a margine, interpellata sulle vicende interne dai cronisti, e ha puntato il dito contro "gruppi di magistrati che fanno politica". Il premier non va allo scontro totale, non generalizza. Punta il dito contro settori togati. Dunque le stoccate all'Anm, che ha a sua volta replicato con toni infuocati.
"Perché non può esistere": Bruno Vespa mai così duro contro la magistratura
E la posizione di Giorgia Meloni viene riassunta in una frase, off the record, registrata e rilanciata da Repubblica. Una posizione chiarissima: "Non possiamo accettare condizionamenti" da parte della magistratura. Le toghe non possono decidere agenda, riforme o spingere esponenti del governo alle dimissioni. Meloni, sul punto, non ha intenzione di arretrare di un singolo millimetro.