Salvini, scontro sullo sciopero del 15 dicembre: "No blocchi di intere giornate"
Altro affronto da parte dei sindacati a Matteo Salvini. Dopo il lungo braccio di ferro tra governo e Maurizio Landini per la manifestazione del 17 novembre, il sindacato ci riprova. L'Unione sindacale di base, a cui aderiscono ADL Cobas - COBAS Lavoro Privato - SGB -CUB Trasporti - USB Lavoro Privato, annuncia una nuova astensione al lavoro per il 15 dicembre. Così tutto il trasporto pubblico locale si ferma "sfidando il Ministro Salvini sul terreno dei diritti costituzionali, oltre che nel merito delle questioni poste dalle istanze dei lavoratori, ignorate dalle controparti datoriali e dal responsabile del dicastero dei trasporti".
E il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture non rimane di certo a guardare. "C'è un altro sciopero convocato per il 15 dicembre. Io garantisco il diritto allo sciopero che è sacrosanto, ma senza bloccare un intero Paese. Quindi uno sciopero di 4 ore ci sta - tuona -, perché chi ha delle rivendicazioni le può portare avanti, però i 20 milioni di italiani che ogni giorno prendono i mezzi pubblici possono andare a lavorare, a studiare o dal medico. Quindi blocchi di intere giornate, di intere nottate dell'intero Paese da parte di una minoranza non sono accettabili".
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Intanto proprio l'intervento del leader della Lega ha permesso il rinvio dello sciopero del 27 novembre annunciato da alcuni dei promotori. "La mobilitazione, inizialmente in agenda per lunedì e della durata di 24 ore, ha subìto la precettazione del Mit che ha ridotto il tempo per incrociare le braccia a sole 4 ore tanto che alcuni dei sindacati coinvolti hanno ufficialmente posticipato l'iniziativa a dicembre", è quanto riportato dalla nota. Così c'è un nuovo giorno da segnare in rosso: il 15 dicembre.
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