Delmastro a giudizio, il Pd si scatena: "Mozione di sfiducia"
Andrea Delmastro rinviato a giudizio. Il sottosegretario alla Giustizia andrà a processo il prossimo 12 marzo nel procedimento che lo vede accusato di rivelazione del segreto d'ufficio in relazione all'anarchico Alfredo Cospito. Il tutto in barba alla richiesta dell'accusa, che per il caso aveva chiesto il proscioglimento. Niente da fare: la magistratura procede spedita contro il governo.
E il Pd cosa fa? Gongola: "Il giudice nei suoi provvedimenti ha rilevato chiaramente il fatto che i parlamentari Pd Lai, Serracchiani, Orlando e Verini - dopo la visita al carcere di Sassari - sono stati diffamati in aula e, rinviando a giudizio il sottosegretario Delmastro Delle Vedove, ha confermato che i materiali trasmessi dallo stesso a Donzelli sarebbero serviti per l'intervento di quest'ultimo in aula".
E ancora, rincarano la dose i dem: "Al di là dell'aspetto giudiziario - che con il rinvio a giudizio di Delmastro Delle Vedove farà il suo corso - si conferma da parte dei due esponenti FdI un modo di concepire e praticare le responsabilità istituzionali e i rapporti politici del tutto estraneo al senso dello Stato e ai principi di correttezza". Da qui la richiesta della mozione di sfiducia. Il gruppo dem alla Camera ha infatti chiesto nel corso della Conferenza dei capigruppo di inserire nel calendario dei lavori dell'Aula l'esame di una mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario. "Vorremmo anche capire perché sia stato difeso da autorevoli esponenti del governo, come il ministro Nordio", attacca la capogruppo dem Chiara Braga.
Intanto i pm di Roma avevano chiesto il non luogo a procedere per Delmastro nel corso dell'udienza preliminare davanti al gup Maddalena Cipriani. I pm, nel motivare la richiesta di archiviazione, a maggio scorso, scrivevano: "L'esistenza oggettiva della violazione del segreto amministrativo è fondata sull'assenza dell'elemento soggettivo del reato, determinata da errore su legge extrapenale".