Pd, il sindaco Sauro Borghi: "Due catorci", si autospende dal Pd
A pochi giorni dalla presenza di Elly Schlein alla manifestazione contro la violenza sulle donne, un esponente del Pd si dimette proprio per frasi sessiste. È il caso di Sauro Borghi, sindaco dem del comune di San Prospero, in provincia di Modena. Il primo cittadino si è autosospeso dal partito dopo la frase sessista pronunciata durante un incontro pubblico sulla sanità. Parole rivolte a due professionisti presenti e in merito al personale sanitario: "Lui ha preso due donne belle, giovani e aitanti, mentre a lui danno solo dei catorci". Così nella giornata di martedì 28 novembre Borghi ha convocato la stampa per scusarsi dell'accaduto dopo le critiche della Conferenza delle donne del Pd. Giuditta Pini, modenese componente della direzione nazionale dello stesso partito non si è risparmiata e Borghi ha fatto retromarcia.
"Chiedo scusa a tutte le donne che da anni portano avanti con impegno l'obiettivo delle pari opportunità e le battaglie sulla violenza di genere che ho sempre condannato e sempre condannerò; chiedo scusa alle donne del Pd che correttamente hanno preso le distanze dalla mia affermazione che in quel contesto voleva essere solo una battuta ironica, sicuramente infelice, ma per loro rispetto mi sono autosospeso dal partito; faccio a loro presente che i loro valori sono gli stessi che animano me da sempre".
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E ancora: "Chiedo scusa alle mie figlie che mi hanno ammonito sull'accaduto ma conoscendomi hanno compreso che le mie sono scuse sentite. Mi auguro che non si alimentino ulteriori polemiche, perché mai e poi mai ho pensato di offendere nessuno. Penso che questa situazione sia stata fortemente decontestualizzata e troppo strumentalizzata". Borghi, infine, ha ricordato di essere stato in passato "fautore della nascita del centro antiviolenza del territorio, promotore della nascita dell'associazione 'I talenti di Minerva', formato da donne che hanno come primo obiettivo la parità di genere. Ho fatto, anche recentemente, incontri presso le scuole per parlare di diritti e libertà delle giovani donne condannando ogni forma di violenza, fisica e verbale".
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