"Perché non accetta l'invito di Giorgia Meloni ad Atreju?". La domanda di Corrado Formigli a Elly Schlein, ospite in studio di Piazzapulita a La7, è concisa e lapidaria. La segretaria del Pd, che sarebbe dovuta essere ospite della festa di Fratelli d'Italia su espresso invito della premier e leader di FdI, ha però declinato. Una motivazione ribadita anche davanti alle telecamere.
"Sa dove dobbiamo vederci? - ammicca la Schlein - In Parlamento, dove da 9 mesi stiamo provando a parlare di salario minimo, dove abbiamo chiesto di portare un accordo internazionale come quello siglato con l'Albania che secondo la Costituzione va esaminato e ratificato dal Parlamento. Ecco, ci vediamo lì". Bello slogan, certo, peccato che l'obiezione sia semplice semplice, anzi logica. A esporla Alessandra Sardoni, scafatissima cronista politica del TgLa7, una che di dichiarazioni furbette ne sente tante, ogni giorno.
Elly Schlein, "fuga" da Giorgia Meloni: rifiuta l'invito ad Atreju
Giorgia Meloni invita Elly Schlein ad Atreju, la tradizionale kermesse di Fratelli d'Italia. E la leader dem, dopo a..."Beh, ma non sono cose alternative", nota la giornalista, seduta dall'altra parte dello studio. "Beh, insomma, siamo davanti a un governo che sta calpestando costantemente le prerogative dell'opposizione. Quindi intanto li aspettiamo".
"Ma perché non ci va? - la incalza Francesco Specchia di Libero con un sorriso sornione -. Perché ha paura del confronto, perché come dice Fiorello 'non ha niente di nero da mettersi', perché non le piace lo scrittore Michael Ende, che è un po' l'ispiratore... (è l'autore de La Storia infinita, da cui è tratto il nome della kermesse, ndr). Ci sarà qualcosa, i più maligni ci potrebbe essere una difficoltà di un confronto diretto della Meloni che in quanto ad apparato retorico è come lei se non superiore".
Donzelli: "Schlein ad Atreju? Ecco chi fugge dal confronto"
Giovanni Donzelli fa chiarezza sull'invito alla segretaria del Partito democratico alla kermesse di Atreju: "Pe..."La difficoltà di confronto ce l'ha il governo, che da mesi sfugge sul salario minimo e che dovrà riferirci sull'Albania. E' vero, non ho niente di nero da mettermi ma siamo in un momento in cui non è il caso di vederci alle feste di partito ma nei luoghi in cui dobbiamo vederci. Ieri ho raccolto un appello partendo da Paola Cortellesi sulla parità di genere. Da mesi, su stupri e violenze, chiedo di mettere da parte la polemica aspra tra maggioranza e opposizione per lavorare non solo sulla repressione ma anche sulla prevenzione". Insomma, il Pd riparte dalla Cortellesi?