Magliaro inchioda Elly Schlein: "Adesso rinnegate anche lui?"
La riforma costituzionale appena approvata da Palazzo Chigi e battezzata da Giorgia Meloni come "la madre di tutte le riforma" scalda il salotto di Giovanni Floris su La7. Ospiti a diMartedì, seduti uno di fronte all'altro, la segretaria del Pd Elly Schlein che ha bocciato senza appello la riforma e Massimo Magliaro, storico della destra e presidente della Fondazione Almirante che ha fatto presente alla dem che una riforma simile a quella presentata da Meloni fu proposta da Massimo D'Alema. "Adesso rinnegate anche D'Alema. Lei lo ha conosciuto?". La segretaria dem non ricorda un battaglia del suo partito per il premierato. "Non mi risulta che abbiano mai proposto l'elezione diretta del premier, e comunque sarebbe stato un errore", ha risposto.
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"Ah, quindi D'Alema sbagliava e lei è sulla retta via", ironizzato Magliaro. Da parte sua Schlein ha tentato di ribadire che da sette mesi, cioè da quando è stata proclamata segretaria, il Pd ha preso un altro corso. Magliaro ci ha tenuto a precisare di non voler difendere il premierato "perché sono un presidenzialista convinto: sono per l'elezione diretta del presidente della Repubblica, non il capo del governo". "Quello che stanno facendo è più grave, lo sa?", lo ha interrotto Schlein per dire che "stanno facendo peggio di Orban. Per fortuna che c'è il presidente della Repubblica in Italia a garantire la democrazia". Per la segretaria del Pd "se si vuole davvero ridare peso al voto dei cittadini cambiamo la legge elettorale, come abbiamo proposto noi. Va cambiata la legge elettorale". E su questo Magliaro si è trovato d'accordo: "Va cambiata per evitare che i segretari di partito decidano loro chi deve essere eletto. Brava sono d'accordo".
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