Migranti, Meloni sigla l'accordo con Edi Rama: "In Albania non per gli aperitivi"
Giorgia Meloni porta a casa un altro successo. Il premier, che ha ricevuto a Palazzo Chigi il primo ministro albanese Edi Rama, ha siglato un accordo sulla gestione dei migranti. Si tratta di un importante protocollo d'intesa con l'Albania nella gestione dei flussi migratori. A confermarlo il presidente del Consiglio al termine del faccia a faccia: "È un accordo che arricchisce l'amicizia fra le due nazioni". L'obiettivo? "Contrastare il traffico illegale; prevenire i flussi irregolari e accogliere chi ha diritto davvero alla protezione". In sostanza, ha spiegato il premier: "L'Albania darà la possibilità di utilizzare alcune aree in cui l'Italia potrà realizzare a proprie spese e sotto la propria giurisdizione due centri per la gestione dei migranti illegali. Inizialmente potranno accogliere fino a 3 mila persone".
Poi la precisazione: "Nel porto di Shengjin ci si occuperà delle procedure di sbarco e identificazione, mentre in un'altra area più interna si realizzerà un'altra struttura sul modello dei Cpr. L'Albania collabora con le sue forze di polizia con le forze di sicurezza e di sorveglianza esterna delle strutture". L'accordo comunque non riguarda i minori, donne in gravidanza e soggetti vulnerabili. Il patto con l'Albania non nasce oggi. L'accordo è stato partorito lo scorso Ferragosto, quando il presidente del Consiglio è stata ospite del primo ministro albanese dopo aver lasciato la masseria pugliese di Ceglie Messapica dove stava soggiornando con la famiglia. L'incontro tra i due leader era stato narrato come una semplice vacanza. E invece...
"Abbiamo iniziato a discutere con il primo ministro Rama di questo accordo mesi fa, in estate, entrambi convinti che sull'immigrazione irregolare di massa la collaborazione tra Unione, Stati membri e Stati extra-Ue sia decisiva", ha sottolineato la stessa Meloni nel corso delle dichiarazioni alla stampa, spiegando che "il protocollo disegna la cornice politica e giuridica di questa collaborazione". Nei prossimi mesi saranno definiti i provvedimenti normativi conseguenti, le attività strutturali e le coperture finanziarie, per rendere l'intesa operativa entro la primavera 2024. Insomma, è la conclusione di Palazzo Chigi: "In estate Meloni nel Paese per l'intesa, non per gli aperitivi".