Giani e Bonaccini, "Tale e quale show": l'impresa, non arrossiscono mai di vergogna
Tale e quale show: Eugenio Giani come Stefano Bonaccini. Il presidente della Toscana, in giacca catarifrangente, con Campi Bisenzio e diversi comuni invasi dal fango, replica la supercazzola diffusa già a maggio dal collega dell’Emilia Romagna.
Entrambi hanno rilasciato dichiarazioni e rilanciato appelli trovando sostegno ovvio e trasversale dalle istituzioni e anzitutto dalle fattucchiere nostre, i giornali di John Elkann, Carlo De Benedetti e la tivù di Urbano Cairo con ambedue particolarmente partecipi, inclusive e solidali.
Entrambi, convenuto che le precipitazioni sono state «eccezionali» e «imprevedibili», hanno bellamente sorvolato sulla mancata messa in sicurezza dei rispettivi territori, sulla mancata manutenzione di strade, canalette e verde pubblico, sui mancati interventi per ripulire, dragare e rinforzare argini di corsi d’acqua e canali.
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Entrambi, infine, hanno spiegato, corrucciati, dolenti e partecipi, che colpa di questi immani disastri è da ascriversi non a incuria regionale o intoppo burocratico, ma al «cambiamento climatico». Senza mai arrossire di vergogna: tale e quale show.