Giorgio Cremaschi scatena la bufera: "Il 27 gennaio è oggi. Genocidio a Gaza"
Era un sindacalista, ora è solo un pericoloso sobillatore. Giorgio Cremaschi, ex segretario della Fiom-Cgil, l’ha sparata grossa, roba da far invidia ai peggiori rossi della terra. Su twitter, secco: «Il 27 gennaio è oggi a Gaza. Genocidio». E così ti cancello la giornata della Memoria, dedicata in tutto il mondo all’Olocausto ebraico. Si indigna Anna Paola Concia, già deputata di sinistra, che gli risponde per le rime: «Siamo a questo punto», rivolgendosi ad alcuni dei leader degli ebrei di Roma».
Cremaschi si becca sui social l’accusa meritata di usare un linguaggio antisemita, che non fa che rinfocolare gli animi già abbastanza eccitati. Ma è questa la gara a chi è più “di sinistra” che si è aperta in modo malvagio in Italia. E le manifestazioni più recenti sono state davvero eloquenti. Hamas diventa il simbolo della resistenza palestinese, con un minestrone storico di dimensioni imbarazzanti. Il 7 ottobre rimosso come se non fosse mai accaduta la strage compiuta quel giorno in Israele; come se non esistesse il diritto alla difesa contro chi sequestra, uccide, decapita; come se non fosse lo sterminio degli ebrei l’obiettivo di questa terribile stagione.
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Chi parla di genocidio, omette quanto è accaduto, quasi a giustificare il terrorismo. Le parole di Cremaschi sono state gravissime e contestate da una valanga social. Il problema è che non è solo lui a pronunciarle. È tempo di autocritica seria da parte di questa sinistra estremista. La pace non la raggiungi contro Israele.
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