Sondaggio Demos su Repubblica: gli italiani vogliono l'elezione diretta del premier
Mentre il governo di Giorgia Meloni lavora al pacchetto di misure sulle riforme costituzionali da portare in Consiglio dei ministri, un sondaggio promuove il presidenzialismo. Il presidente della Repubblica – è il risultato della rilevazione realizzata da Demos e pubblicata da Repubblica – fornisce condivisione in un sistema politico diviso. Tradotto: gli italiani puntano a un sistema elettorale "personalizzato" sintetizzato nell’elezione diretta. Il 57 per cento, infatti, lo ritiene il "migliore dei modi possibili". A pensarlo soprattutto gli elettori di Fratelli d'Italia (l’84 per cento), ma anche quelli di Forza Italia e Lega (oltre il 60 per cento). E pensare che nella stessa edizione di Repubblica compare un commento a firma di Michele Ainis in cui, parlando proprio dell'elezione diretta del premier, si parla di rischio-democratico...
Resta alta la fiducia nel presidenzialismo da parte degli elettori del Movimento 5 Stelle e del Pd, anche se scende di poco piazzandosi tra il 45 e il 47 per cento. Ma quella sul capo dello Stato non è l'unica conseguenza. La "personalizzazione" del sistema istituzionale riguarda inoltre la scelta del presidente del Consiglio. La maggioranza degli italiani vorrebbe scegliere il capo del governo in modo diretto. La percentuale è la stessa di quella espressa per il presidente della Repubblica, ossia il 57 per cento. Una preferenza che risulta elevata fra gli elettori di Forza Italia, Lega e Cinque Stelle. Ma l’adesione più corposa viene da chi vota per il partito di Meloni.
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Intanto gli italiani confermano una grande fiducia nel presidente della Repubblica, che resta una figura istituzionale molto amata. Due terzi degli intervistati mostrano un consenso alto per il presidente Sergio Mattarella. Dai tempi dell’elezione, nel 2015, il suo gradimento è salito di oltre 15 punti. Così lunedì 30 novembre il premier ha convocato a Palazzo Chigi i leader della coalizione di governo per definire il pacchetto di misure. Sul tavolo una sorta di premierato all’italiana: elezione diretta del Capo del governo nello stesso giorno in cui si rinnova il Parlamento tramite una legge elettorale maggioritaria che garantisca il 55 per cento dei seggi al partito o alla coalizione vincente. "Abbiamo sulle nostre spalle una responsabilità storica: consolidare la democrazia dell’alternanza e accompagnare finalmente l’Italia, con la riforma costituzionale che questo Governo intende portare avanti, nella Terza Repubblica", sono state le parole di Meloni alla convention della Dc a Saint Vincent.
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