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Giorgia Meloni, l'incoronazione di John O'Sullivan: "Perché mi ricorda la Thatcher"

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Giorgia Meloni e Margaret Thatcher hanno più cose in comune di quanto si pensi. Parola di John O’Sullivan, commentatore politico e soprattutto speechwriter della “lady di ferro”dal 1986 al 1988. Lo ha intervistato Lorenzo Cianti per la rivista di analisi politica, economica e geopolitica Atlantico quotidiano.

Alla domanda sulle analogie tra le due leader, O’Sullivan risponde così: «C’è un forte parallelismo tra le due figure. Entrambe hanno risposto ai problemi dei propri giorni». Come la Thatcher, «Giorgia Meloni sostiene la famiglia, il patriottismo, i valori religiosi tradizionali. La signora Thatcher è cresciuta metodista ed è poi diventata anglicana, ma è stata un’ammiratrice della Chiesa cattolica – io stesso sono stato tra i cattolici che ha assunto. Inoltre, ha sempre difeso la famiglia, combattendo contro qualsiasi regime fiscale che ostacolasse il benessere delle famiglie».

Oltre a sottolineare i «gusti letterari marcati» di entrambe (Chesterton per Meloni e Kipling per Thatcher), che hanno «dato sostanza» alle loro idee, O’Sullivan vede molte somiglianze sia in politica estera sia in politica interna. «Giorgia Meloni ha intrapreso una linea ferrea contro l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, Thatcher avrebbe fatto lo stesso. Infine, ricordiamo la passione in comune per il filosofo Roger Scruton. Entrambe hanno condiviso il pensiero scrutoniano sulla famiglia, sulla nazione e su una società non controllata dallo Stato.

Margaret Thatcher ieri e Giorgia Meloni oggi si sono opposte allo Stato assistenzialista, che elargisce soldi in grande quantità ma che impone le proprie regole. Il compianto Scruton voleva una società di associazioni, che nasce grazie alla cooperazione volontaria tra cittadini». «Una società» conclude O’Sullivan, «in cui la libertà individuale prevale sulla politica».

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