Calcio, il leghista Marti inchioda Gravina: "Guadagna più della premier, perché non ha riformato i campionati?"
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha rivendicato l’autonomia del calcio e dello sport e ha attaccato il governo Federcalcio. "Bisogna delimitare i confini dei soggetti che hanno commentato in queste ore in maniera non approfondita alcuni temi, bisogna approfondire meglio alcuni argomenti perché così si rischia di fare del male al nostro sistema", ha affermato il numero uno della Federcalcio all’indomani della richiesta di dimissioni avanzata dalla Lega di Matteo Salvini per il caso scommesse. Quindi Gravina ha elogiato la risposta della federazione allo scandalo dei calciatori che sommettono: "Ho il dovere di difendere tanti giovani italiani che stanno diventando carne da macello".
Parole che hanno scatenato la reazione della Lega. "Il presidente Gravina dimostri nei fatti di meritarsi l’autonomia, visto che tutto sembra paralizzato: per esempio, perché non ha ancora riformato i campionati? Anziché offendersi per le critiche, prenda atto della situazione drammatica ricordandosi che guadagna più del presidente del Consiglio", tuona Roberto Marti, senatore della Lega e presidente della Commissione Cultura e sport di Palazzo Madama. "Un aspetto, questo, che chiariremo con una interrogazione: è vero che ha proposto lui stesso di aumentare il proprio stipendio che si somma a quello percepito dall’Uefa?", ha concluso Marti.
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