Iolanda Apostolico, il giudice pro-migranti risponde a Meloni: "Questione giuridica"
Lo scontro tra il governo e i giudici resta aperto. Come vi abbiamo raccontanto su Libero, il premier Giorgia Meloni, con un lungo post su Fcaebook, ha criticato la decisione del giudice di Catania che con un verdetto non solo ha "cancellato" il decreto Cutro ma di fatto ha anche rimesso in libertà i migranti in attesa di espulsione. Un provvedimento che ha crato un precedente giuridico pericolosissimo e che può mettere a rischio la lotta contro l'immigrazione illegale. Le parole di Giorgia Meloni sono state molto chiare: "Sono rimasta basita di fronte alla sentenza del giudice di Catania. Un pezzo di Italia aiuta gli arrivi illegali. Non è la prima volta che accade e purtroppo non sarà l'ultima.
Ma continueremo a fare quello che va fatto per difendere la legalità e i confini dello Stato italiano. Senza paura". E su questo punto è intervenuto anche Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato: "Come ha scritto il presidente Meloni c’è una parte di Italia, sinistra e alcuni magistrati, che lavora per un’immigrazione fuori da ogni controllo e da ogni regola. Questo ci spinge verso un ulteriore impegno nella difesa dei confini e della legalità e per una lotta senza tregua ai trafficanti che sono la causa di tante morti in mare".
E al premier adesso risponde proprio il giudice che ha emesso la sentenza pro-migranti, Iolanda Apostolico: "Non voglio entrare nella polemica, né nel merito della vicenda. Il mio provvedimento è impugnabile con ricorso per Cassazione, non devo stare a difenderlo. Non rientra nei miei compiti. E poi non si deve trasformare una questione giuridica in una vicenda personale". E anche l'Anm, l'associazione nazionale magistrati, ha criticato le parole del premier: "Il rapporto tra potere esecutivo e giudiziario andrebbe improntato a ben altre modalità". Spruzzatina di veleno contro il governo. È guerra aperta.