Matteo Salvini, minacce di morte nel silenzio della sinistra
«Insulti e minacce di morte su Instagram. Paura? No. Querela? Sì». È lo stesso vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini, a postare nel tardo pomeriggio di ieri lo screenshot delle minacce ricevute, con tanto di profilo dell’autore che, tra gli insulti, apostrofa il leader della Lega come un «pezzo di m....», dicendosi convinto che »prima o poi salterai in aria». E ancora: «Devi morire mafioso del ca... Parli male del Sud ma sei il primo camorrista e ndranghetista italiano. Uomo di me...”, si legge ancora scorrendo i commenti. E poi c’è anche chi sollecita una replica che forse arriverà ma dalla Digos, dalla Polizia postale e dai carabinieri che già indagano. Tanto più che c’è pure chi si lancia in avvertimenti mirati: «Rispondi infame. Tanto so casa tua. Prima o poi salterai in aria. Ciao fascista mafioso».
Fino a tarda sera non pervenuta la solidarietà del fronte delle opposizioni. Mentre il sostegno è stato immediato dal presidente del Senato, Ignazio La Russa: «Condanno fermamente le gravi minacce di morte indirizzate al senatore e vice premier Matteo Salvini, ha ribadito l’esponente di Fratelli d’Italia.
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Poi è un diluvio di solidarietà a cominciare dal presidente del Veneto, Luca Zaia, più volte indicato come successore alla segreteria. «È evidente che ci sono leoni da tastiera che non accettano le regole di un paese democratico, non accettano il confronto leale e la dialettica che sta alla base di ogni scambio civile. Le istituzioni e la politica non si piegano e non si piegheranno mai a minacce, tanto più conoscendo la tenacia del vicepremier». E prosegue: «Non accettano le regole di un Paese democratico, non accettano il confronto leale e la dialettica che sta alla base di ogni scambio civile. Le istituzioni e la politica non si piegano e non si piegheranno mai a minacce, tanto più conoscendo la tenacia del vicepremier».
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Dal partito di maggioranza anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida condanna senza se e senza ma le minacce al leader leghista: «Atti del genere», scandisce, «vanno condannati senza ambiguità. Sono certo che il ministro Salvini non si lascerà condizionare da simili intimidazioni e continuerà a lavorare nell’interesse della Nazione». Dalle fila di Forza Italia il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, assicura «piena vicinanza» a Matteo. In serata il leader della Lega ci tiene a ringraziare per «la solidarietà e il sostegno». Andiamo avanti «senza paura e testa alta».