Dario Franceschini, il vertice segreto: scatta il "golpe" nel Pd
Riunione segreta di Dario Franceschini, Nicola Zingaretti, Francesco Boccia e Marco Meloni. Il vertice, che si sarebbe tenuto un paio di settimane fa, ha come obiettivo la formazione di una nuova corrente nel Partito democratico a sostegno della segretaria. Una sorta di "tutti per Elly Schlein". Come riporta La Repubblica in un retroscena, però, nella "cerchia più stretta della Schlein "c’è chi guarda all’operazione più con sospetto che con gratitudine".
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L’ex ministro della Cultura però appare determinato a sciogliere "definitivamente la sua vecchia corrente, Area Dem" per dare vita a quest'altro correntone. "Prima di Natale, racconta chi ha partecipato alla riunione", si legge, "sarà battezzata una nuova area. Il nome è ancora da scegliere, così come i compagni di viaggio". Di sicuro ci sarà "Dario Nardella, tanto che i colleghi di partito più abituati a retroscenare (e malignare), leggono l’operazione proprio come un piano B per il post-Schlein". Ovvero, se la segretaria "dovesse andare male alle Europee, la carta coperta sarebbe il sindaco di Firenze che sogna uno scranno a Bruxelles. Ma è una ricostruzione che viene smentita seccamente dagli interessati, che inquadrano la mossa all’opposto: strutturare un’area per sostenere Schlein, non certo per farle la guerra".
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Posto che si vedrà presto come andrà a finire, al progetto dovrebbero aderire i cosiddetti "neo-ulivisti, cioè i lettiani senza Enrico Letta, che già si sono riuniti il weekend scorso sul lago di Iseo per ufficializzare lo sganciamento dal fronte della minoranza interna e il sostegno pieno alla leader". Di sicuro "le manovre sono già partite".