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Elly Schlein a Otto e mezzo, la chat segreta del Pd: "Massacro, sudori freddi"

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L'Italia ha finalmente trovato una leader capace di unire tutto il Paese. Il suo nome è Elly Schlein, di mestiere fa la segretaria del Partito democratico e nel tempo libero va alle Feste dell'Unità e si fa vestire da un'armocromista. Già, perché la cara compagna, oltre ad attirare su di sé i pareri negativi di tutti gli elettori del centrodestra - ora maggioranza degli italiani - ha stancato anche i suoi. La sua ultima ospitata, naturalmente dalla solita Gruber, non è affatto piaciuta ai suoi colleghi di partito. Tanto che la stessa conduttrice di Otto e mezzo - notoriamente non ostile alla sinistra - si è accanita contro di lei. Come riporta Il Giornale, non è stato così complicato mettere in difficoltà la Schlein. "Basta che i giornalisti facciano domande, cioè il loro lavoro", chiosa un parlamentare del Nord. "Avevo i sudori freddi". "Houston abbiamo un problema", "Un massacro", alcuni dei commenti presenti sulle chat interne del Pd.

Come sempre - diremo noi -, sembra che la Schlein non abbia un'opinione personale su molti temi dibattuti dall'opinione pubblica. A cominciare dalla sua possibile candidatura alle Europee: "Non è un impegno all'ordine del giorno", commenta la segretaria del Pd. E sul Jobs Act è favorevole o no al referendum? "Siamo disponibili al confronto col sindacato", risponde la Schlein. Il direttore del La Stampa Massimo Giannini, che affianca Gruber, sbotta: "Lei non dice mai una parola chiara, è il vero limite della sua segreteria". E pensare, rivela un esponente dem, che "è stata Elly, che lo considera un amico, a volerlo in studio". 

 

 

Intanto il vaso di Pandora sembra essersi definitivamente aperto. Il vice-capogruppo Pd imposto da Schlein Paolo Ciani ha contesta la scelta di candidare Marco Cappato: "Non ci rappresenta". L’ex capogruppo Luigi Zanda accusa la gestione "padronale" di Schlein e avverte che ottenendo solo il 20% o poco più le Europee sarebbero una disfatta: "Quando lei vinse le primarie i suoi sostenitori parlavano del 30%, ora lo dimostrino". L'avviso ha il sapore di un ultimatum. Ma gli schleiniani fanno sapere di avere un piano: "Se le contesteranno un risultato non esaltante, Elly è pronta a dimettersi e a chiedere subito nuove primarie. Tanto, un candidato alternativo non lo hanno". Di male in peggio.

 

 

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