Migranti, Salvini contro la Germania: "Milioni alle Ong"
Il governo lavora a un nuovo pacchetto di misure per affrontare l'emergenza sbarchi. Potrebbe essere presentato già lunedì mattina, durante il consiglio dei ministri in programma. Nei giorni scorsi era stato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ad anticiparlo. Ieri sera è stato Matteo Salvini, dopo una giornata tumultuosa sia sul fronte dei migranti, sia su quello politico, a confermare che è in gestazione: «Ci sono tanti modi per bloccare, ridurre un flusso: a mali estremi estremi rimedi», ha detto a sera il vicepremier e ministro della Lega, anticipando l’intenzione del governo di creare «un centro per le espulsioni in ogni Regione».
Salvini, dopo le parole pronunciate mercoledì alla stampa estera, quando aveva evocato l’esistenza di un «complotto» contro l’Italia, ieri è tornato a parlare di «un attacco all’Italia». E ha ribadito che «dovremo muoverci da soli visto che l’Europa è clamorosamente assente, distanze, ignorante e sorda». Ha osservato che «solo da noi ci sono questi numeri, non in Spagna, in Francia, a Malta, in Grecia e in nessun’altra parte».
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«GUERRA ALL’ITALIA»
Quindi, l’affondo: «Ci sono istituzioni tedesche che danno milioni di euro a Ong tedesche per portare i migranti in Italia. È un fatto». Come lo è, ha aggiunto Salvini, che «quando ero ministro io gli sbarchi erano meno di un decimo di quelli a cui stiamo assistendo. E non per caso». Ha smentito divisioni interne alla maggioranza: «Il governo lavora insieme, senza nessuna differenziazione e nel rispetto del lavoro gli uni degli altri». E ha dato atto a Meloni di aver fatto «un lavoro sovrumano.
Penso che Giorgia a livello nazionale e internazionale stia restituendo una centralità perduta in passato». Detto questo, «la via diplomatica è necessaria da percorrere. Occorre, però, fare anche altro. Dobbiamo arginare questo flusso con ogni mezzo necessario. È evidente che oltre alla via diplomatica da seguire, il governo sta ragionando su una via italiana, perché se ne sbarcano 4-5 mila al giorno è una bomba sociale...».
La diplomazia non basta. Stesso ragionamento fatto, in una intervista ad Affari Italiani, dal vicesegretario del Carroccio, Andrea Crippa: «Bisogna tornare a fare ciò che faceva Salvini quando era ministro dell’Interno», ha detto. Servono «atteggiamenti più rigidi». Non solo il «ripristino dei decreti Salvini del 2018, ma anche un atteggiamento che deve essere più deciso». La premier è stata troppo morbida? «Meloni ci ha provato, giustamente, con la via diplomatica a risolvere il problema, ma l’Europa non ci sta aiutando per niente». Dunque, «la via diplomatica non ha portato a niente. Il governo della Tunisia, è evidente, ha dichiarato guerra all’Italia.
Non è possibile che un Paese come l’Italia sia sotto ricatto degli Stati del Nord Africa, come la Tunisia. E il tutto con l’Europa che non interviene e chiude le frontiere». Nel tardo pomeriggio era intervenuto ancora Salvini, parlando di «una regia criminale dietro agli sbarchi», «qualcosa di organizzato i cui proventi economici finiscono alla mala vita per comprarci armi e droga». E aveva attaccato l’Europa «completamente assente, lontana, distratta, ignorante e sorda».
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ARRIVA MARION LE PEN
Si è mosso anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che ha sentito al telefono la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson. E ha chiamato in causa Bruxelles il ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Il Piano Mattei», ha detto, «da solo non basta se non c’è un grande Piano Marshall nel quale il Piano Mattei è la fetta italiana». E ieri sera sull’isola è arrivata anche Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen e vicepresidente del partito del polemista di estrema destra Eric Zemmour (Reconquête!): «L’Italia è abbandonata dall’Ue», ha detto. Intanto le opposizioni attaccano il governo, pur camminando sul filo dell'ambiguità: se da una parte si accusa l’esplosione di arrivi, dall’altra non si può disconoscere la linea dell’accoglienza.
«Il dramma di Lampedusa», ha detto ieri Elly Schlein, «è il fallimento delle politiche di esternalizzazione di questo governo. Accordi cinici con Paesi che non rispettano i diritti fondamentali». Giuseppe Conte, che pure, da premier, ha benedetto i famigerati decreti Sicurezza, attacca il Carroccio: «La Lega oggi ha scoperto l’autrice del “complotto” sui migranti: Giorgia Meloni!». Critico con l’Europa, nonostante sia all’opposizione del governo, è, invece, Matteo Renzi: «L’India va sulla Luna, ma l’Europa non riesce ad andare a Lampedusa».