Diario del giorno, consigliera Pd: "Migranti? Non deve arrivare nessuno"
Sui migranti i dem non sembrano pensarla tutti allo stesso modo. E a mostrare tutta l'ipocrisia del Partito democratico è Carmela Rozza. Ospite del Diario del giorno nella puntata di giovedì 14 settembre su Rete 4, la consigliere regionale del Pd in Lombardia, lascia conduttore e ospiti di sasso. L'occasione? Un lungo dibattito sull’emergenza sbarchi che sta travolgendo Lampedusa.
Ecco le sue parole: "Se fosse possibile io sarei la prima a dire che non deve arrivare nessuno, ma così non è. Noi italiani abbiamo un problema, tutte le persone che arrivano ce li troveremo tutti nelle grandi città a dormire ovunque senza sapere chi sono. Serve un’accoglienza diffusa". Tutto vero, anche se il conduttore Andrea Giambruno e gli altri presenti faticano a crederci, Rozza non fa dietrofront.
A ricordarle l'incoerenza ci pensa Manlio Messina, deputato di Fratelli d’Italia: "Leggo che è Pd, ma lei appartiene al partito di Orban o di Macron. Lei fa dichiarazioni vicine al partito di Orban. Sono gli amici vostri ad aver chiuso i confini, Macron è un vostro amico". A quel punto la dem tenta invano di raddrizzare il tiro: "Non mi insultate. Ho detto se fosse possibile, se fosse un concetto reale, non è possibile e quindi non è un concetto reale". Nessuna smentita dunque. E chissà cosa penserà Elly Schlein che a riguardo sembra avere idee opposte. Per la leader del Pd "il dramma di Lampedusa è il fallimento delle politiche di esternalizzazione di questo governo. Accordi cinici con Paesi che non rispettano i diritti fondamentali". E ancora, rincarando la dose ha parlato di "una gara di cattiveria tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, con un decreto che rende più difficile salvare vite in mare e smantella l'accoglienza diffusa, su cui servono risorse e una regia nazionale".